Ricostruzione del naso non chirurgica: il rinofiller ricostruttivo
Grazie ai fillers è possibile effettuare alcune operazioni di ricostruzione nasale senza ricorrere al bisturi
Alcune persone che si sottopongono a rinoplastica chirurgica sviluppano, nei 6-12 mesi successivi all’intervento, difficoltà respiratorie. Nella maggior parte dei casi si tratta di un problema legato all’indebolimento o alla restrizione della valvola nasale interna (bilaterale) durante le manovre chirurgiche della rinoplastica.
Tale situazione si verifica soprattutto nei pazienti che, dopo la rinoplastica, presentano un naso affilato o molto più piccolo rispetto alle dimensioni originali (in questo caso di parla di rinoplastica aggressiva).
Come risolvere la situazione?
Nella maggior parte dei casi si ricorre alla rinoplastica secondaria, che è un intervento di ricostruzione (spesso con innesti cartilaginei) per ripristinare la struttura della valvola nasale.
In altre situazioni, quando il problema della valvola nasale è di minore entità, si può ricorrere alla ricostruzione del naso non chirurgica mediante il rinofiller (la cosiddetta rinoplastica non chirurgica) a scopo ricostruttivo per rinforzare la struttura valvolare.
La scelta tra ricostruzione del naso non chirurgica e rinoplastica secondaria è svolta dal chirurgo plastico durante una visita specialistica: mediante un esame endonasale si valuta se il paziente è candidabile al rinofiller ricostruttivo.
Come si effettua il rinofiller ricostruttivo e quali sono i suoi vantaggi?
La ricostruzione del naso non chirurgica avviene in ambulatorio, in pochi minuti, senza bisogno di anestesia e ricovero, senza dolore, utilizzando un filler riassorbibile (acido ialuronico o coaptite).
Il rinofiller ricostruttivo conduce a un immediato miglioramento della respirazione, senza ricorrere alla chirurgia.
Dott. Enrico Dondè | Rinoplastica e Chirurgia Estetica del Viso
Ricostruzione del naso non chirurgica: il rinofiller ricostruttivo
Grazie ai fillers è possibile effettuare alcune operazioni di ricostruzione nasale senza ricorrere al bisturi
Alcune persone che si sottopongono a rinoplastica chirurgica sviluppano, nei 6-12 mesi successivi all’intervento, difficoltà respiratorie.
Nella maggior parte dei casi si tratta di un problema legato all’indebolimento o alla restrizione della valvola nasale interna (bilaterale) durante le manovre chirurgiche della rinoplastica.
Tale situazione si verifica soprattutto nei pazienti che, dopo la rinoplastica, presentano un naso affilato o molto più piccolo rispetto alle dimensioni originali (in questo caso di parla di rinoplastica aggressiva).
Come risolvere la situazione?
Nella maggior parte dei casi si ricorre alla rinoplastica secondaria, che è un intervento di ricostruzione (spesso con innesti cartilaginei) per ripristinare la struttura della valvola nasale.
In altre situazioni, quando il problema della valvola nasale è di minore entità, si può ricorrere alla ricostruzione del naso non chirurgica mediante il rinofiller (la cosiddetta rinoplastica non chirurgica) a scopo ricostruttivo per rinforzare la struttura valvolare.
La scelta tra ricostruzione del naso non chirurgica e rinoplastica secondaria è svolta dal chirurgo plastico durante una visita specialistica: mediante un esame endonasale si valuta se il paziente è candidabile al rinofiller ricostruttivo.
Come si effettua il rinofiller ricostruttivo e quali sono i suoi vantaggi?
La ricostruzione del naso non chirurgica avviene in ambulatorio, in pochi minuti, senza bisogno di anestesia e ricovero, senza dolore, utilizzando un filler riassorbibile (acido ialuronico o coaptite).
Il rinofiller ricostruttivo conduce a un immediato miglioramento della respirazione, senza ricorrere alla chirurgia.
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Nella maggior parte dei casi si tratta di un problema legato all’indebolimento o alla restrizione della valvola nasale interna (bilaterale) durante le manovre chirurgiche della rinoplastica.
Tale situazione si verifica soprattutto nei pazienti che, dopo la rinoplastica, presentano un naso affilato o molto più piccolo rispetto alle dimensioni originali (in questo caso di parla di rinoplastica aggressiva).
Come risolvere la situazione?
Nella maggior parte dei casi si ricorre alla rinoplastica secondaria, che è un intervento di ricostruzione (spesso con innesti cartilaginei) per ripristinare la struttura della valvola nasale.
In altre situazioni, quando il problema della valvola nasale è di minore entità, si può ricorrere alla ricostruzione del naso non chirurgica mediante il rinofiller (la cosiddetta rinoplastica non chirurgica) a scopo ricostruttivo per rinforzare la struttura valvolare.
La scelta tra ricostruzione del naso non chirurgica e rinoplastica secondaria è svolta dal chirurgo plastico durante una visita specialistica: mediante un esame endonasale si valuta se il paziente è candidabile al rinofiller ricostruttivo.
Come si effettua il rinofiller ricostruttivo e quali sono i suoi vantaggi?
La ricostruzione del naso non chirurgica avviene in ambulatorio, in pochi minuti, senza bisogno di anestesia e ricovero, senza dolore, utilizzando un filler riassorbibile (acido ialuronico o coaptite).
Il rinofiller ricostruttivo conduce a un immediato miglioramento della respirazione, senza ricorrere alla chirurgia.
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