Poliposi nasale
La loro crescita determina il blocco dello scambio di aria tra il naso e i seni paranasali e le secrezioni prodotte dai seni paranasali non drenano più nel naso
La loro crescita determina il blocco dello scambio di aria tra il naso e i seni paranasali e le secrezioni prodotte dai seni paranasali non drenano più nel naso.A questo punto i seni paranasali si trovano ripieni di muco che non può uscire e con una scarsa quantità di ossigeno, buona condizione per lo sviluppo di infezioni e per il per l’accentuarsi della malattia che progredisce in sinusite cronica iperplastica e in rinosinusite polipoide.
In pazienti affetti da asma bronchiale la presenza di rinosinusite polipoide aggrava il broncospasmo (sindrome rino-bronchiale), con necessità di aumentare il dosaggio dei farmaci per il controllo dell’asma. Inoltre la presenza di polipi nelle fosse nasali impedisce parzialmente o totalmente all’aria inspirata di raggiungere la fessura olfattiva: ne deriva riduzione o totale scomparsa dell’olfatto (iposmia/anosmia).
La diagnosi della poliposi naso-sinusale
L’endoscopia nasale è l’esame diagnostico fondamentale che permette di osservare direttamente le fosse nasali e gli spazi di comunicazione con i seni paranasali.
Con la tomografia computerizzata (TC) si studiano radiologicamente i seni paranasali e si identifica la reale estensione della malattia. Dalla combinazione dei dati ottenuti da questi due esami si ottiene una precisa diagnosi.
La terapia della poliposi naso-sinusale
La terapia medica con cortisone (spray nasale, per via orale e/o per iniezioni intramuscolari) può limitare la crescita dei polipi negli stadi più lievi della patologia, ma non può essere risolutiva.
La vera terapia è chirurgica, realizzabile in modo minimamente invasivo con la moderna tecnica endoscopica (nota con l’acronimo FESS, Functional Endoscopic Sinus Surgery – Chirurgia Endoscopica Naso-Sinusale) e con l’impiego del microdebrider, uno strumento che permette la contemporanea dissezione ed aspirazione dei polipi.
Il microdebrider ha una estremità operatoria di 3 millimetri e rispetto alla chirurgia tradizionale offre notevoli vantaggi :maggior sicurezza di azione in aree “pericolose”, minor sanguinamento intraoperatorio, evita lo strappamento della mucosa, riduce i tempi operatori.
Gli interventi di chirurgia endoscopica per poliposi naso-sinusale si realizzano in anestesia generale in Day Hospital o con una notte di ricovero.
Poliposi nasale
La loro crescita determina il blocco dello scambio di aria tra il naso e i seni paranasali e le secrezioni prodotte dai seni paranasali non drenano più nel naso
La loro crescita determina il blocco dello scambio di aria tra il naso e i seni paranasali e le secrezioni prodotte dai seni paranasali non drenano più nel naso.
A questo punto i seni paranasali si trovano ripieni di muco che non può uscire e con una scarsa quantità di ossigeno, buona condizione per lo sviluppo di infezioni e per il per l’accentuarsi della malattia che progredisce in sinusite cronica iperplastica e in rinosinusite polipoide.
In pazienti affetti da asma bronchiale la presenza di rinosinusite polipoide aggrava il broncospasmo (sindrome rino-bronchiale), con necessità di aumentare il dosaggio dei farmaci per il controllo dell’asma. Inoltre la presenza di polipi nelle fosse nasali impedisce parzialmente o totalmente all’aria inspirata di raggiungere la fessura olfattiva: ne deriva riduzione o totale scomparsa dell’olfatto (iposmia/anosmia).
La diagnosi della poliposi naso-sinusale
L’endoscopia nasale è l’esame diagnostico fondamentale che permette di osservare direttamente le fosse nasali e gli spazi di comunicazione con i seni paranasali.
Con la tomografia computerizzata (TC) si studiano radiologicamente i seni paranasali e si identifica la reale estensione della malattia. Dalla combinazione dei dati ottenuti da questi due esami si ottiene una precisa diagnosi.
La terapia della poliposi naso-sinusale
La terapia medica con cortisone (spray nasale, per via orale e/o per iniezioni intramuscolari) può limitare la crescita dei polipi negli stadi più lievi della patologia, ma non può essere risolutiva.
La vera terapia è chirurgica, realizzabile in modo minimamente invasivo con la moderna tecnica endoscopica (nota con l’acronimo FESS, Functional Endoscopic Sinus Surgery – Chirurgia Endoscopica Naso-Sinusale) e con l’impiego del microdebrider, uno strumento che permette la contemporanea dissezione ed aspirazione dei polipi.
Il microdebrider ha una estremità operatoria di 3 millimetri e rispetto alla chirurgia tradizionale offre notevoli vantaggi :maggior sicurezza di azione in aree “pericolose”, minor sanguinamento intraoperatorio, evita lo strappamento della mucosa, riduce i tempi operatori.
Gli interventi di chirurgia endoscopica per poliposi naso-sinusale si realizzano in anestesia generale in Day Hospital o con una notte di ricovero.
A questo punto i seni paranasali si trovano ripieni di muco che non può uscire e con una scarsa quantità di ossigeno, buona condizione per lo sviluppo di infezioni e per il per l’accentuarsi della malattia che progredisce in sinusite cronica iperplastica e in rinosinusite polipoide.
In pazienti affetti da asma bronchiale la presenza di rinosinusite polipoide aggrava il broncospasmo (sindrome rino-bronchiale), con necessità di aumentare il dosaggio dei farmaci per il controllo dell’asma. Inoltre la presenza di polipi nelle fosse nasali impedisce parzialmente o totalmente all’aria inspirata di raggiungere la fessura olfattiva: ne deriva riduzione o totale scomparsa dell’olfatto (iposmia/anosmia).
La diagnosi della poliposi naso-sinusale
L’endoscopia nasale è l’esame diagnostico fondamentale che permette di osservare direttamente le fosse nasali e gli spazi di comunicazione con i seni paranasali.
Con la tomografia computerizzata (TC) si studiano radiologicamente i seni paranasali e si identifica la reale estensione della malattia. Dalla combinazione dei dati ottenuti da questi due esami si ottiene una precisa diagnosi.
La terapia della poliposi naso-sinusale
La terapia medica con cortisone (spray nasale, per via orale e/o per iniezioni intramuscolari) può limitare la crescita dei polipi negli stadi più lievi della patologia, ma non può essere risolutiva.
La vera terapia è chirurgica, realizzabile in modo minimamente invasivo con la moderna tecnica endoscopica (nota con l’acronimo FESS, Functional Endoscopic Sinus Surgery – Chirurgia Endoscopica Naso-Sinusale) e con l’impiego del microdebrider, uno strumento che permette la contemporanea dissezione ed aspirazione dei polipi.
Il microdebrider ha una estremità operatoria di 3 millimetri e rispetto alla chirurgia tradizionale offre notevoli vantaggi :maggior sicurezza di azione in aree “pericolose”, minor sanguinamento intraoperatorio, evita lo strappamento della mucosa, riduce i tempi operatori.
Gli interventi di chirurgia endoscopica per poliposi naso-sinusale si realizzano in anestesia generale in Day Hospital o con una notte di ricovero.
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