Rinoplastica per accorciare e correggere la punta
Caso di rinoplastica secondaria
Rinoplastica per accorciare e correggere la punta
Caso di rinoplastica secondaria
La paziente mi ha chiesto di correggere due aspetti riguardanti la punta: diminuire la proiezione e ruotarla verso il basso.
➡ SITUAZIONE PRIMA DELL'INTERVENTO
Il naso della paziente si presentava gli esiti di una chirurgia tradizionale di molti anni fa in cui il profilo è esitato con un naso "a sella" e con una punta sia eccessivamente proiettante, quindi lunga, all'infuori, se guardiamo il profilo, sia troppo ruotata verso l'alto, con l'inconveniente di esporre nel frontale le narici, cosa che la paziente non gradiva.
Cosa mi ha chiesto questa paziente: ridurre la lunghezza della punta, cioè la proiezione, la sporgenza dal viso, e riportare la punta lievemente verso il basso.
➡ COME SONO INTERVENUTO?
E' stato possibile soddisfare le richieste della paziente perché il setto nasale non era stato operato nel primo intervento e quindi, come prima cosa, ho utilizzato la cartilagine del setto nasale per fare un innesto di estensione settale classico, quello che vedete nel disegno, che è codificato come SEG cioè "septal extension graft", per riportare la punta verso il basso.
Successivamente, con una tecnica che permette di telescopizzare le cartilagini alari ho ridotto la proiezione della punta.
➡ IL PUNTO CHIAVE
In questo caso l'intervento che permette di telescopizzare la cartilagine alare dà anche una struttura alla punta e ne garantisce la stabilità e la nuova posizione nel lungo termine, soprattutto coadiuvata dall'innesto di estensione settale.