Rinosettoplastica con riduzione della piramide e della punta su naso con pelle spessa
Un caso in cui è necessario aumentare la struttura della punta per garantire la stabilità a lungo termine.
Qui abbiamo un naso decisamente prominente, in maschio con pelle spessa.
Il paziente presenta ostruzione respiratoria nasale, soprattutto a sinistra, dovuta a lussazione del setto nasale (ben visibile nella foto della base del naso).
All’esame endoscopico presenta un restringimento della valvola nasale interna, sia destra che sinistra.
Il paziente presenta ostruzione respiratoria nasale, soprattutto a sinistra, dovuta a lussazione del setto nasale (ben visibile nella foto della base del naso).
All’esame endoscopico presenta un restringimento della valvola nasale interna, sia destra che sinistra.
Che intervento è stato eseguito?
Rinosettoplastica endonasale extramucosa (“closed”), con riduzione della proiezione della piramide e della punta, aumento dell’angolo valvolare con innesti cartilaginei (“spreader grafts”) e, dato lo spessore della pelle della punta, la cartilagine della punta stessa è stata “strutturata”.
Perché è stato necessario aumentare la struttura della punta?
Per lo spessore della pelle. La pelle ha un peso da sostenere e la pelle spessa durante la cicatrizzazione si contrae.
Se il supporto cartilagineo è debole si generano complicanze estetiche e funzionali: pinzatura, deficit della valvola vestibolare, retrazione alare, caduta della punta.
Come è stata strutturata la punta in questo caso?
Prima di tutto conservando intatto l’arco alare e poi con innesti della columella e del margine narinale.
Al termine dell’intervento la punta deve essere in notevole tensione, per garantirne la stabilità nel lungo termine.
- L’intervento è stato effettuato in anestesia generale
- Day Surgery (ricovero in giornata)
- Tempo operatorio di 2 ore
- Senza tamponi
Foto postoperatoria (a destra nell'immagine): dopo 3 mesi