Rinoplastica

rinoplastica-estetica-chirurgia-naso.webp La rinoplastica è un complesso intervento chirurgico che ha lo scopo di modellare la piramide nasale, nel rispetto dell'estetica complessiva del viso e senza alterare la funzione respiratoria.

Proprio per questa complessità di aspetti chirurgici la rinoplastica si pone come un mix di tecniche operative di diverse discipline: la chirurgia plastica, la chirurgia maxillofacciale e l'otorinolaringoiatria.

E' una situazione quasi unica in chirurgia estetica e ricostruttiva, ma è fondamentale tenere conto di questi diversi aspetti poiché il buon esito della rinoplastica non va giudicato solo dalla forma finale del naso.

Il "nuovo" naso va valutato in rapporto alle altre unità estetiche del viso (fronte, zigomi, area orbitopalpebrale); in rapporto al mascellare e alla relazione maxillo-mandibolare e deve tener conto della respirazione.
Una rinoplastica ben eseguita, ma che esita in ostruzione respiratoria necessiterà di un secondo intervento correttivo.

Gli scopi della Rinoplastica

Rinoplastica per migliorare gli inestetismi della piramide nasale


I pazienti richiedono, più frequentemente, la riduzione complessiva di un naso troppo grande, oppure solo della punta e/o delle narici.
Altre volte il problema è solo il gibbo (anche detto "gobba", la sporgenza del dorso nasale vista di profilo) e la conformazione "aquilina" del naso.
In altre situazioni il naso si presenta deviato dal suo asse naturale per esito di traumi (convessità e deviazioni laterali).
Molte richieste sono concentrate sulla modifica della punta che si presenta troppo ruotata verso il basso, con un aspetto "cadente", oppure troppo ruotata all'insù, spesso esito di precedenti rinoplastiche.
E' possibile modificare anche l'angolo naso-frontale, cioè la zona di passaggio tra fronte e naso che, in certi casi, è poco definito.

Rinoplastica secondaria e ricostruzione nasale


Gli esiti di precedenti rinoplastiche e di traumi nasali possono deformare il naso anche in modo grave.
In questi casi la chirurgia di revisione e la chirurgia ricostruttiva necessitano di quel mix di tecniche (chirurgia plastica, chirurgia maxillofacciale, otorinolaringoiatria) che garantisce un buon risultato finale.
Queste ricostruzioni possono richiedere l'utilizzo di cartilagine ed osso prelevati da altre sedi corporee (cartilagine auricolare, costale, osso della teca cranica e della cresta iliaca); altre volte si deve ricorrere all'impiego di materiali biocompatibili.
Sono situazioni non standardizzabili, che vanno valutate caso per caso e con il paziente si discute di tutte queste opzioni, che hanno pro e contro.
Nei colloqui preoperatori è fondamentale chiarire gli obiettivi del paziente e le possibilità chirurgiche: trattandosi di casi complessi è frequente osservare discrepanze tra aspettative e possibilità chirurgiche.


La Rinoplastica abbinata alla chirurgia funzionale del naso


Sono molti i casi in cui il paziente che desidera modificare la forma del naso presenti anche problemi di respirazione.
Le cause più comuni sono rappresentate da deviazioni e deformità del setto nasale.
In questi casi, durante lo stesso intervento chirurgico, è possibile correggere questi problemi (rinosettoplastica e turbinoplastica), in modo da migliorare la respirazione nasale.

In un numero più scarso di pazienti la situazione respiratoria è più complessa per la presenza di sinusite cronica o di poliposi nasale: si può risolvere il problema nello stesso tempo della rinoplastica.

Per i casi post-traumatici invece, la piramide nasale e il setto nasale presentano delle deformità complesse che non possono essere valutate e trattate separatamente: per ottenere un corretto riallineamento del naso è necessario intervenire su entrambe (Rinosettoplastica).


Le caratteristiche dell’intervento di Rinoplastica


  • Anestesia: locale, locale con sedazione o generale a seconda del tipo di intervento, della durata, delle caratteristiche del paziente.
  • Degenza: day-hospital nella maggior parte dei casi, o al massimo una notte di ricovero. Da valutare anche le preferenze del paziente.
  • Incisioni di accesso: quasi sempre nascoste all'interno del naso (rinoplastica chiusa). Per casi più complessi, deformità o chirurgia estetica di alta precisione (come per certe modifiche della punta) si impiega l'accesso aperto ("open"), che prevede una incisione nella columella, la cute che separa le due narici. L'esito cicatriziale è ottimo e praticamente invisibile.
  • Dolore post-operatorio: quasi sempre assente. In pochi casi il dolore è lieve, gestibile con i comuni analgesici.
  • Tamponi: personalmente non li uso quasi mai
  • Il periodo post-operatorio: lividi e gonfiore della zona orbitarla che scompaiono in 7-10 giorni. La medicazione è un tutore rigido, sottile, sul dorso del naso, che viene mantenuto in sede per 8 giorni.
  • La forma definitiva del naso: dopo 4-6 mesi

Colgo l'occasione per precisare che con il laser, in particolare il laser a diodi, l'unico intervento che si può praticare nell'ambito della chirurgia nasale è la decongestione dei turbinati, non la rinoplastica e nemmeno la settoplastica.
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La rinoplastica è un complesso intervento chirurgico che ha lo scopo di modellare la piramide nasale, nel rispetto dell'estetica complessiva del viso e senza alterare la funzione respiratoria.

Proprio per questa complessità di aspetti chirurgici la rinoplastica si pone come un mix di tecniche operative di diverse discipline: la chirurgia plastica, la chirurgia maxillofacciale e l'otorinolaringoiatria.

E' una situazione quasi unica in chirurgia estetica e ricostruttiva, ma è fondamentale tenere conto di questi diversi aspetti poiché il buon esito della rinoplastica non va giudicato solo dalla forma finale del naso.

Il "nuovo" naso va valutato in rapporto alle altre unità estetiche del viso (fronte, zigomi, area orbitopalpebrale); in rapporto al mascellare e alla relazione maxillo-mandibolare e deve tener conto della respirazione.
Una rinoplastica ben eseguita, ma che esita in ostruzione respiratoria necessiterà di un secondo intervento correttivo.

Gli scopi della Rinoplastica

Rinoplastica per migliorare gli inestetismi della piramide nasale


I pazienti richiedono, più frequentemente, la riduzione complessiva di un naso troppo grande, oppure solo della punta e/o delle narici.
Altre volte il problema è solo il gibbo (anche detto "gobba", la sporgenza del dorso nasale vista di profilo) e la conformazione "aquilina" del naso.
In altre situazioni il naso si presenta deviato dal suo asse naturale per esito di traumi (convessità e deviazioni laterali).
Molte richieste sono concentrate sulla modifica della punta che si presenta troppo ruotata verso il basso, con un aspetto "cadente", oppure troppo ruotata all'insù, spesso esito di precedenti rinoplastiche.
E' possibile modificare anche l'angolo naso-frontale, cioè la zona di passaggio tra fronte e naso che, in certi casi, è poco definito.

Rinoplastica secondaria e ricostruzione nasale


Gli esiti di precedenti rinoplastiche e di traumi nasali possono deformare il naso anche in modo grave.
In questi casi la chirurgia di revisione e la chirurgia ricostruttiva necessitano di quel mix di tecniche (chirurgia plastica, chirurgia maxillofacciale, otorinolaringoiatria) che garantisce un buon risultato finale.
Queste ricostruzioni possono richiedere l'utilizzo di cartilagine ed osso prelevati da altre sedi corporee (cartilagine auricolare, costale, osso della teca cranica e della cresta iliaca); altre volte si deve ricorrere all'impiego di materiali biocompatibili.
Sono situazioni non standardizzabili, che vanno valutate caso per caso e con il paziente si discute di tutte queste opzioni, che hanno pro e contro.
Nei colloqui preoperatori è fondamentale chiarire gli obiettivi del paziente e le possibilità chirurgiche: trattandosi di casi complessi è frequente osservare discrepanze tra aspettative e possibilità chirurgiche.


La Rinoplastica abbinata alla chirurgia funzionale del naso


Sono molti i casi in cui il paziente che desidera modificare la forma del naso presenti anche problemi di respirazione.
Le cause più comuni sono rappresentate da deviazioni e deformità del setto nasale.
In questi casi, durante lo stesso intervento chirurgico, è possibile correggere questi problemi (rinosettoplastica e turbinoplastica), in modo da migliorare la respirazione nasale.

In un numero più scarso di pazienti la situazione respiratoria è più complessa per la presenza di sinusite cronica o di poliposi nasale: si può risolvere il problema nello stesso tempo della rinoplastica.

Per i casi post-traumatici invece, la piramide nasale e il setto nasale presentano delle deformità complesse che non possono essere valutate e trattate separatamente: per ottenere un corretto riallineamento del naso è necessario intervenire su entrambe (Rinosettoplastica).


Le caratteristiche dell’intervento di Rinoplastica


  • Anestesia: locale, locale con sedazione o generale a seconda del tipo di intervento, della durata, delle caratteristiche del paziente.
  • Degenza: day-hospital nella maggior parte dei casi, o al massimo una notte di ricovero. Da valutare anche le preferenze del paziente.
  • Incisioni di accesso: quasi sempre nascoste all'interno del naso (rinoplastica chiusa). Per casi più complessi, deformità o chirurgia estetica di alta precisione (come per certe modifiche della punta) si impiega l'accesso aperto ("open"), che prevede una incisione nella columella, la cute che separa le due narici. L'esito cicatriziale è ottimo e praticamente invisibile.
  • Dolore post-operatorio: quasi sempre assente. In pochi casi il dolore è lieve, gestibile con i comuni analgesici.
  • Tamponi: personalmente non li uso quasi mai
  • Il periodo post-operatorio: lividi e gonfiore della zona orbitarla che scompaiono in 7-10 giorni. La medicazione è un tutore rigido, sottile, sul dorso del naso, che viene mantenuto in sede per 8 giorni.
  • La forma definitiva del naso: dopo 4-6 mesi

Colgo l'occasione per precisare che con il laser, in particolare il laser a diodi, l'unico intervento che si può praticare nell'ambito della chirurgia nasale è la decongestione dei turbinati, non la rinoplastica e nemmeno la settoplastica.
FOTO PRE E POST INTERVENTI DI RINOPLASTICA ESTETICA

Rinosettoplastica

intervento-di-rinosettoplastica.webp La Rinosettoplastica è l’intervento che unisce la chirurgia estetica e la chirurgia funzionale del naso.

Nella stessa sessione chirurgica viene modificata l’estetica della piramide nasale e si correggono le alterazioni funzionali che causano ostruzione respiratoria nasale: deviazione del setto nasale (vera e propria rinosettoplastica) e altre, quali l’ipertrofia dei turbinati inferiori, la concha bullosa, le anomalie delle valvole nasali (interne ed esterne).

L’intervento di rinosettoplastica è il paradigma della chirurgia nasale “multidisciplinare” che fonde gli aspetti della Chirurgia Plastica Facciale, dell’Otorinolaringoiatria e della Chirurgia Maxillofacciale.

Ci sono situazioni in cui è deviato/deforme solo il setto nasale, mentre la piramide nasale, pur presentando un inestetismo da correggere (gibbo, punta troppo grossa, ecc) è perfettamente rettilinea.
Altre volte sono deviati/deformi sia la priramide che il setto, in modo armonico o discordante.

Inoltre la deviazione/deformità del setto nasale può essere talvolta asintomatica, mentre in altri casi può rendersi responsabile di ostruzione respiratoria nasale, da leggera a grave.

Nell’ambito di una rinosettoplastica è necessario correggere le deviazioni settali che creano ostruzione e, spesso, anche quelle asintomatiche, per una questione di posizione della piramide nasale.

Durante la rinoplastica, dopo la modifica delle ossa nasali e le osteotomie per riposizionarle, la piramide nasale è completamente mobile e la sua posizione è “governata” dal setto nasale.
Quindi è necessario riportare in asse mediano anche il setto, altrimenti si possono verificare deformità/deviazioni estetiche della piramide nasale post-operatorie.

Viceversa, la correzione del setto nasale è necessaria, anche se asintomatica, se le modifiche della piramide nasale, necessarie per l’obiettivo estetico, possono aumentare il rischio di ostruzione respiratoria nasale post-operatoria.

In molti casi, per la rinosettoplastica collaborano il chirurgo plastico e l’otorinolaringoitra nello stesso intervento.
Nel mio caso, avendo una lunga esperienza di Chirurgia Plastica, di Otorinolaringoiatria e di Chirurgia Maxillo-facciale sono in grado di effettuare l’intervento estetico-funzionale in completa autonomia.

Questo aspetto è molto importante: vi sono manovre chirurgiche per la parte estetica che possono avere un impatto funzionale negativo e viceversa. Quindi è importante considerarle in anticipo nella pianificazione dell’intervento servendosi anche di strumenti diagnostici di secondo livello, come l’endoscopia nasale.

La considerazione finale più importante, per il paziente, è di ottenere, durante la visita, una valutazione complessiva del naso delle componenti PIRAMIDE, SETTO, MUCOSA, TURBINATI, VALVOLE e terminare la visita stessa con un progetto operatorio scritto.
intervento-di-rinosettoplastica.webp
La Rinosettoplastica è l’intervento che unisce la chirurgia estetica e la chirurgia funzionale del naso.

Nella stessa sessione chirurgica viene modificata l’estetica della piramide nasale e si correggono le alterazioni funzionali che causano ostruzione respiratoria nasale: deviazione del setto nasale (vera e propria rinosettoplastica) e altre, quali l’ipertrofia dei turbinati inferiori, la concha bullosa, le anomalie delle valvole nasali (interne ed esterne).

L’intervento di rinosettoplastica è il paradigma della chirurgia nasale “multidisciplinare” che fonde gli aspetti della Chirurgia Plastica Facciale, dell’Otorinolaringoiatria e della Chirurgia Maxillofacciale.

Ci sono situazioni in cui è deviato/deforme solo il setto nasale, mentre la piramide nasale, pur presentando un inestetismo da correggere (gibbo, punta troppo grossa, ecc) è perfettamente rettilinea.
Altre volte sono deviati/deformi sia la priramide che il setto, in modo armonico o discordante.

Inoltre la deviazione/deformità del setto nasale può essere talvolta asintomatica, mentre in altri casi può rendersi responsabile di ostruzione respiratoria nasale, da leggera a grave.

Nell’ambito di una rinosettoplastica è necessario correggere le deviazioni settali che creano ostruzione e, spesso, anche quelle asintomatiche, per una questione di posizione della piramide nasale.

Durante la rinoplastica, dopo la modifica delle ossa nasali e le osteotomie per riposizionarle, la piramide nasale è completamente mobile e la sua posizione è “governata” dal setto nasale.
Quindi è necessario riportare in asse mediano anche il setto, altrimenti si possono verificare deformità/deviazioni estetiche della piramide nasale post-operatorie.

Viceversa, la correzione del setto nasale è necessaria, anche se asintomatica, se le modifiche della piramide nasale, necessarie per l’obiettivo estetico, possono aumentare il rischio di ostruzione respiratoria nasale post-operatoria.

In molti casi, per la rinosettoplastica collaborano il chirurgo plastico e l’otorinolaringoitra nello stesso intervento.
Nel mio caso, avendo una lunga esperienza di Chirurgia Plastica, di Otorinolaringoiatria e di Chirurgia Maxillo-facciale sono in grado di effettuare l’intervento estetico-funzionale in completa autonomia.

Questo aspetto è molto importante: vi sono manovre chirurgiche per la parte estetica che possono avere un impatto funzionale negativo e viceversa. Quindi è importante considerarle in anticipo nella pianificazione dell’intervento servendosi anche di strumenti diagnostici di secondo livello, come l’endoscopia nasale.

La considerazione finale più importante, per il paziente, è di ottenere, durante la visita, una valutazione complessiva del naso delle componenti PIRAMIDE, SETTO, MUCOSA, TURBINATI, VALVOLE e terminare la visita stessa con un progetto operatorio scritto.
FOTO PRE E POST INTERVENTI DI RINOSETTOPLASTICA

Profiloplastica

profilopastica-mento-naso.webp La Profiloplastica é una tecnica combinata di chirurgia estetica molto richiesta. L’obiettivo è quello di armonizzare naso, bocca e mento, restituendo al viso il suo equilibrio.

Nello stesso intervento si esegue la rinoplastica e la correzione del mento.

La correzione del mento si effettua riducendo un mento sporgente, mediante fresatura oppure aumentando la proiezione di un mento sfuggente.

Per correggere il mento sfuggente si applica una protesi, attraverso una incisione all'interno della bocca.
Per questi interventi utilizzo dal molti anni le protesi Implantech®

Nei casi di mento sfuggente di lieve entità è possibile utilizzare i fillers riassorbibili (acido ialuronico, Radiesse®), senza ricorrere all’intervento di impianto della protesi.

Le caratteristiche dell’intervento di Profiloplastica


  • Tempo operatorio: da 1 ora 1/2 a 3 ore (variabile che dipende soprattutto dalla rinoplastica)
  • Anestesia: locale con sedazione o generale
  • Ricovero: Day Surgery
  • Dolore: assente
  • Gonfiore e lividi: da una a due settimane
profilopastica-mento-naso.webp
La Profiloplastica é una tecnica combinata di chirurgia estetica molto richiesta. L’obiettivo è quello di armonizzare naso, bocca e mento, restituendo al viso il suo equilibrio.

Nello stesso intervento si esegue la rinoplastica e la correzione del mento.

La correzione del mento si effettua riducendo un mento sporgente, mediante fresatura oppure aumentando la proiezione di un mento sfuggente.

Per correggere il mento sfuggente si applica una protesi, attraverso una incisione all'interno della bocca.
Per questi interventi utilizzo dal molti anni le protesi Implantech®

Nei casi di mento sfuggente di lieve entità è possibile utilizzare i fillers riassorbibili (acido ialuronico, Radiesse®), senza ricorrere all’intervento di impianto della protesi.

Le caratteristiche dell’intervento di Profiloplastica


  • Tempo operatorio: da 1 ora 1/2 a 3 ore (variabile che dipende soprattutto dalla rinoplastica)
  • Anestesia: locale con sedazione o generale
  • Ricovero: Day Surgery
  • Dolore: assente
  • Gonfiore e lividi: da una a due settimane
FOTO PRE E POST INTERVENTI DI PROFILOPLASTICA

Chirurgia funzionale del naso

Ipertrofia dei Turbinati: Interventi chirurgici per la cura

Ipertrofia-dei-turbinati.webp Che cosa sono i turbinati e a cosa servono

I turbinati sono delle strutture ossee rivestite da mucosa che si trovano a lato del setto nasale, tre per ogni fossa nasale (inferiori, medi e superiori). Hanno il compito di umidificare, riscaldare e filtrare l'aria inspirata.

Le riniti e l'ipertrofia dei turbinati

I turbinati (più frequentemente gli inferiori) molto frequentemente sono causa di ostruzione nasale a causa del loro rigonfiamento a causa di:
  • allergia
  • variazioni del macroclima (temperatura e umidità)
  • variazioni del microclima (aria condizionata, riscaldamento, fumo)
  • malattie (ad es. ipotiroidismo)
  • variazioni ormonali (periodo mestruale, gravidanza)
  • cause meccaniche (deviazione/deformità del setto nasale)
  • impiego di certi farmaci (antidepressivi, anti-ipertensivi)

L'ipertrofia dei turbinati può essere isolata, o parte di una alterazione infiammatoria di tutta la mucosa nasale. Questa condizione è nota con il nome di Rinite.

Quando queste cause agiscono da un certo tempo l'ostruzione nasale diventa irreversibile (Rinite Cronica Ipertrofica), più accentuata la notte (la posizione sdraiata favorisce una ulteriore congestione dei turbinati) e può accompagnarsi ad altri sintomi nasali:

  • rinorrea (naso che cola)
  • starnutazione
  • prurito nasale
  • iposmia (diminuzione di olfatto)
  • roncopatia (russamento)
  • apnee notturne

Una concomitante ipertrofia dei turbinati medi può restringere gli spazi di comunicazione tra le fosse nasali e i seni paranasali e predisporre alla comparsa di sinusiti.

Le persone affette da "naso chiuso" da ipertrofia dei turbinati inferiori spesso ricorrono all'utilizzo di vasocostrittori nasali con ulteriore peggioramento per il sopraggiungere della rinite medicamentosa.

Le terapie mediche e chirurgiche dell'ipertrofia dei turbinati

La terapia medica può risolvere le forme più lievi di ostruzione nasale da ipertrofia dei turbinati e può controllare bene gli altri sintomi nasali (prurito, starnutazione, rinorrea). Si effettua con spray nasali a base di anti-istaminici e cortisone.

Nei casi di ostruzione nasale più marcati la terapia medica non è efficace e si ricorre alla terapia chirurgica.
L'operazione ha lo scopo di ridurre il volume dei turbinati ipertrofici e quindi creare più spazio al passaggio dell'aria.

In casi selezionati si possono utilizzare metodiche minimamente invasive quali le radiofrequenze o il laser a diodi che consentono un intervento in anestesia locale, in altri casi si utilizza la decongestione sottomucosa classica.

La riduzione di volume dei turbinati, come gli altri interventi di chirurgia funzionale del naso (settoplastica, chirurgica delle valvole nasali) può essere abbinato alla Rinoplastica estetica (stesso intervento).
Ipertrofia-dei-turbinati.webp
Che cosa sono i turbinati e a cosa servono

I turbinati sono delle strutture ossee rivestite da mucosa che si trovano a lato del setto nasale, tre per ogni fossa nasale (inferiori, medi e superiori). Hanno il compito di umidificare, riscaldare e filtrare l'aria inspirata.

Le riniti e l'ipertrofia dei turbinati

I turbinati (più frequentemente gli inferiori) molto frequentemente sono causa di ostruzione nasale a causa del loro rigonfiamento a causa di:
  • allergia
  • variazioni del macroclima (temperatura e umidità)
  • variazioni del microclima (aria condizionata, riscaldamento, fumo)
  • malattie (ad es. ipotiroidismo)
  • variazioni ormonali (periodo mestruale, gravidanza)
  • cause meccaniche (deviazione/deformità del setto nasale)
  • impiego di certi farmaci (antidepressivi, anti-ipertensivi)

L'ipertrofia dei turbinati può essere isolata, o parte di una alterazione infiammatoria di tutta la mucosa nasale. Questa condizione è nota con il nome di Rinite.

Quando queste cause agiscono da un certo tempo l'ostruzione nasale diventa irreversibile (Rinite Cronica Ipertrofica), più accentuata la notte (la posizione sdraiata favorisce una ulteriore congestione dei turbinati) e può accompagnarsi ad altri sintomi nasali:

  • rinorrea (naso che cola)
  • starnutazione
  • prurito nasale
  • iposmia (diminuzione di olfatto)
  • roncopatia (russamento)
  • apnee notturne

Una concomitante ipertrofia dei turbinati medi può restringere gli spazi di comunicazione tra le fosse nasali e i seni paranasali e predisporre alla comparsa di sinusiti.

Le persone affette da "naso chiuso" da ipertrofia dei turbinati inferiori spesso ricorrono all'utilizzo di vasocostrittori nasali con ulteriore peggioramento per il sopraggiungere della rinite medicamentosa.

Le terapie mediche e chirurgiche dell'ipertrofia dei turbinati

La terapia medica può risolvere le forme più lievi di ostruzione nasale da ipertrofia dei turbinati e può controllare bene gli altri sintomi nasali (prurito, starnutazione, rinorrea). Si effettua con spray nasali a base di anti-istaminici e cortisone.

Nei casi di ostruzione nasale più marcati la terapia medica non è efficace e si ricorre alla terapia chirurgica.
L'operazione ha lo scopo di ridurre il volume dei turbinati ipertrofici e quindi creare più spazio al passaggio dell'aria.

In casi selezionati si possono utilizzare metodiche minimamente invasive quali le radiofrequenze o il laser a diodi che consentono un intervento in anestesia locale, in altri casi si utilizza la decongestione sottomucosa classica.

La riduzione di volume dei turbinati, come gli altri interventi di chirurgia funzionale del naso (settoplastica, chirurgica delle valvole nasali) può essere abbinato alla Rinoplastica estetica (stesso intervento).

Chirurgia funzionale del naso

Setto Nasale: Interventi chirurgici per deviazioni e deformità

operazione-chirurgica-per-setto-nasale-deviato-milano.webp Che cos'è il setto nasale e a cosa serve?

Il setto nasale è una parete dello spessore di pochi millimetri che divide la cavità nasale in due fosse nasali distinte, ognuna delle quali ha inizio dalle narici.

In questo modo si creano due singoli passaggi di aria, una a destra ed uno a sinistra delimitati dal setto nasale stesso e dai turbinati.

L'aria inspirata entra da ciascuna narice e viene diretta verso le vie aeree più basse (gola, laringe, bronchi e polmoni).

Questi passaggi ristretti permettono all'aria inspirata di essere umidificata, filtrata e riscaldata.

Le deformità e le deviazioni del setto nasale

Un setto nasale perfettamente rettilineo non è di frequente osservazione nella pratica clinica, ma modeste deformità/deviazioni sono compatibili con una buona respirazione.

In altri casi tali situazioni sono più marcate e causano ostruzione nasale.

Le cause di ostruzione del naso possono essere:
congenite
mal formative
traumatiche (anche i traumi da parto e gli innocui traumi infantili)

In alcuni casi la deviazione del setto nasale è l'unica causa di ostruzione respiratoria; più frequentemente tale condizione comporta una alterazione del flusso d'aria inspirata che si trasforma da laminare in turbolento e determina, dopo un certo tempo, l'ipertrofia dei turbinati inferiori (si configura il quadro della rinite meccanica).

In altri casi la deviazione del setto è associata anche a deformità della piramide nasale (parte più esterna ed "estetica" del naso).

La Terapia Chirurgica delle deviazioni e deformità del setto nasale

La deviazione/deformità del setto nasale è correggibile con la chirurgia, in anestesia locale con sedazione o generale (secondo il grado di deformità) in day hospital o con una notte di ricovero, senza l'utilizzo di tamponi nasali.

Nello stesso intervento si trattano eventuali altre situazioni patologiche associate (ipertrofia dei turbinati, deficit delle valvole nasali).

Nei casi di deformità del naso esterno associata (laterodevizione e lateroconvessità della piramide nasale, naso torto) è necessario trattare ambedue le strutture con una operazione chirurgica denominata rinosettoplastica: si ottiene così un ottimo equilibrio tra estetica e funzione del naso.

L’intervento chirurgico in abbinamento con la Rinoplastica Estetica

Sono molti i casi in cui il paziente con problemi causati da deviazioni, deformità o perforazione del setto nasale, desidera modificare anche la forma del naso. Si procede quindi, nello stesso intervento, a combinare la Rinoplastica per scopi estetici, con la Chirurgia funzionale del naso.
operazione-chirurgica-per-setto-nasale-deviato-milano.webp
Che cos'è il setto nasale e a cosa serve?

Il setto nasale è una parete dello spessore di pochi millimetri che divide la cavità nasale in due fosse nasali distinte, ognuna delle quali ha inizio dalle narici.

In questo modo si creano due singoli passaggi di aria, una a destra ed uno a sinistra delimitati dal setto nasale stesso e dai turbinati.

L'aria inspirata entra da ciascuna narice e viene diretta verso le vie aeree più basse (gola, laringe, bronchi e polmoni).

Questi passaggi ristretti permettono all'aria inspirata di essere umidificata, filtrata e riscaldata.

Le deformità e le deviazioni del setto nasale

Un setto nasale perfettamente rettilineo non è di frequente osservazione nella pratica clinica, ma modeste deformità/deviazioni sono compatibili con una buona respirazione.

In altri casi tali situazioni sono più marcate e causano ostruzione nasale.

Le cause di ostruzione del naso possono essere:
congenite
mal formative
traumatiche (anche i traumi da parto e gli innocui traumi infantili)

In alcuni casi la deviazione del setto nasale è l'unica causa di ostruzione respiratoria; più frequentemente tale condizione comporta una alterazione del flusso d'aria inspirata che si trasforma da laminare in turbolento e determina, dopo un certo tempo, l'ipertrofia dei turbinati inferiori (si configura il quadro della rinite meccanica).

In altri casi la deviazione del setto è associata anche a deformità della piramide nasale (parte più esterna ed "estetica" del naso).

La Terapia Chirurgica delle deviazioni e deformità del setto nasale

La deviazione/deformità del setto nasale è correggibile con la chirurgia, in anestesia locale con sedazione o generale (secondo il grado di deformità) in day hospital o con una notte di ricovero, senza l'utilizzo di tamponi nasali.

Nello stesso intervento si trattano eventuali altre situazioni patologiche associate (ipertrofia dei turbinati, deficit delle valvole nasali).

Nei casi di deformità del naso esterno associata (laterodevizione e lateroconvessità della piramide nasale, naso torto) è necessario trattare ambedue le strutture con una operazione chirurgica denominata rinosettoplastica: si ottiene così un ottimo equilibrio tra estetica e funzione del naso.

L’intervento chirurgico in abbinamento con la Rinoplastica Estetica

Sono molti i casi in cui il paziente con problemi causati da deviazioni, deformità o perforazione del setto nasale, desidera modificare anche la forma del naso. Si procede quindi, nello stesso intervento, a combinare la Rinoplastica per scopi estetici, con la Chirurgia funzionale del naso.

Chirurgia funzionale del naso

Valvole Nasali: Interventi chirurgici per la correzione delle disfunzioni

valvole-naso-operazione-chirurgica-per-correzione-milano-comp.jpg Le anomalie della funzione delle valvole nasali

I deficit funzionali delle valvole nasali rappresentano probabilmente la causa più sottostimata di ostruzione nasale.

Molto spesso durante la visita questo problema non viene riconosciuto ed erroneamente si incolpano altre strutture nasali (ad esempio: setto e turbinati) quali cause della ostruzione nasale.
Ne deriva una terapia chirurgica fallimentare.

Il loro deficit funzionale è di facile osservazione: durante l'inspirazione la parete laterale del naso si sposta verso l'interno (una sorta di risucchio): in questo caso ne viene esagerata la loro funzione e invece di limitare solamente il flusso di aria inspirata che entra in ogni narice lo bloccano completamente.
Quello che ne deriva è una netta sensazione di naso chiuso.
E' il problema che si propongono di correggere i ben noti cerotti nasali, anche se con risultati modesti.
Le cause del deficit funzionale delle valvole nasali possono essere:

  • congenite
  • traumatiche
  • esito di precedenti interventi chirurgici nasali
  • per scarsa rigidità delle strutture valvolari, come nel caso del naso di soggetti anziani.

La terapia delle disfunzioni delle valvole nasali

La terapia di questi disturbi è solo di tipo chirurgico.

Numerose sono le metodiche chirurgiche di correzione dei deficit valvolari in quanto essi sono di diversa ed articolata complessità.

La chirurgia delle valvole nasali può essere praticata come metodica singola quando le disfunzioni valvolari siano l'unica causa di difficoltosa respirazione nasale, oppure rientrare nell'ambito di un intervento nasale più complesso (chirurgia dei turbinati, dei seni paranasali, ecc..).
valvole-naso-operazione-chirurgica-per-correzione-milano-comp.jpg
Le anomalie della funzione delle valvole nasali

I deficit funzionali delle valvole nasali rappresentano probabilmente la causa più sottostimata di ostruzione nasale.

Molto spesso durante la visita questo problema non viene riconosciuto ed erroneamente si incolpano altre strutture nasali (ad esempio: setto e turbinati) quali cause della ostruzione nasale.
Ne deriva una terapia chirurgica fallimentare.

Il loro deficit funzionale è di facile osservazione: durante l'inspirazione la parete laterale del naso si sposta verso l'interno (una sorta di risucchio): in questo caso ne viene esagerata la loro funzione e invece di limitare solamente il flusso di aria inspirata che entra in ogni narice lo bloccano completamente.
Quello che ne deriva è una netta sensazione di naso chiuso.
E' il problema che si propongono di correggere i ben noti cerotti nasali, anche se con risultati modesti.
Le cause del deficit funzionale delle valvole nasali possono essere:

  • congenite
  • traumatiche
  • esito di precedenti interventi chirurgici nasali
  • per scarsa rigidità delle strutture valvolari, come nel caso del naso di soggetti anziani.

La terapia delle disfunzioni delle valvole nasali

La terapia di questi disturbi è solo di tipo chirurgico.

Numerose sono le metodiche chirurgiche di correzione dei deficit valvolari in quanto essi sono di diversa ed articolata complessità.

La chirurgia delle valvole nasali può essere praticata come metodica singola quando le disfunzioni valvolari siano l'unica causa di difficoltosa respirazione nasale, oppure rientrare nell'ambito di un intervento nasale più complesso (chirurgia dei turbinati, dei seni paranasali, ecc..).
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