Mentoplastica additiva


La Mentoplastica additiva è l’intervento chirurgico per correggere il mento poco definito e sfuggente.
Il mento sfuggente ha un notevole valore su tutta l’estetica del viso, perché spesso rende il terzo inferiore del viso troppo piccolo in rapporto ai terzi medio e superiore, ed è importante anche nella comunicazione non verbale perché potrebbe conferire caratteristiche di persona poco decisa, talvolta non troppo “smart”.
Il mento sfuggente, nel profilo si traduce in una mancanza di proiezione della mandibola, altera il piano di riferimento fronto-mentale e rende il naso più sporgente.
Le protesi per la mentoplastica sono costruite in silicone rigido, biocompatibile, che è un materiale sicuro, stabile, non genera reazioni di allergia, infiammazione, intolleranza o “rigetto”.
Sono perenni, non si rompono, in quanto sono costruite con silicone rigido, a differenza delle protesi mammarie, fabbricate in gel di silicone.
Non si verificano neppure inconvenienti a carico della capsula periprotesica (contrattura capsulare).
La scelta delle protesi, tra le numerose forme disponibili, viene effettuata durante la visita rilevando alcune misure antropometriche facciali e mettendo in relazione il mento alle altre unità estetiche: fronte, mento, mandibola, naso, zigomi.
Il mento sfuggente ha un notevole valore su tutta l’estetica del viso, perché spesso rende il terzo inferiore del viso troppo piccolo in rapporto ai terzi medio e superiore, ed è importante anche nella comunicazione non verbale perché potrebbe conferire caratteristiche di persona poco decisa, talvolta non troppo “smart”.
Il mento sfuggente, nel profilo si traduce in una mancanza di proiezione della mandibola, altera il piano di riferimento fronto-mentale e rende il naso più sporgente.
Le protesi per la mentoplastica sono costruite in silicone rigido, biocompatibile, che è un materiale sicuro, stabile, non genera reazioni di allergia, infiammazione, intolleranza o “rigetto”.
Sono perenni, non si rompono, in quanto sono costruite con silicone rigido, a differenza delle protesi mammarie, fabbricate in gel di silicone.
Non si verificano neppure inconvenienti a carico della capsula periprotesica (contrattura capsulare).
La scelta delle protesi, tra le numerose forme disponibili, viene effettuata durante la visita rilevando alcune misure antropometriche facciali e mettendo in relazione il mento alle altre unità estetiche: fronte, mento, mandibola, naso, zigomi.


Esistono protesi di varie forme e dimensioni per adattarsi ad ogni caso specifico.
Per alcuni pazienti è necessario aumentare solo la proiezione (per proiezione si intende la “sporgenza” del mento, visto nel profilo).
In questi casi verranno utilizzate protesi più piccole, che non si estendono oltre la commissura orale (immagine qui sopra).
Per alcuni pazienti è necessario aumentare solo la proiezione (per proiezione si intende la “sporgenza” del mento, visto nel profilo).
In questi casi verranno utilizzate protesi più piccole, che non si estendono oltre la commissura orale (immagine qui sopra).


Per altri pazienti invece, è utile definire anche la linea mandibolare e/o aumentare le dimensioni della mandibola.
In tale caso caso, si utilizzeranno protesi anatomiche, che “abbracciano” la mandibola, necessarie per un maggiore effetto sia sul profilo che sul piano frontale (immagine qui sopra).
In tale caso caso, si utilizzeranno protesi anatomiche, che “abbracciano” la mandibola, necessarie per un maggiore effetto sia sul profilo che sul piano frontale (immagine qui sopra).
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