Otoplastica
L'Otoplastica è l'intervento di chirurgia plastica che corregge le deformità congenite o acquisite del padiglione auricolare.
Nella maggior parte dei casi l'otoplastica corregge padiglioni auricolari troppo sporgenti (orecchio "a ventola, "a sventola", o "ad ansa", deformità facilmente riconoscibile per l'eccessiva distanza tra il padiglione auricolare stesso e la mastoide (cranio).
Si può intervenire in età pediatrica, a partire dai 6 anni, dato che l'orecchio "a ventola" può essere motivo di scherno.
I risultati della correzione resteranno stabili per tutta la vita se si è utilizzata la tecnica di asportazione e modellamento della cartilagine residua.
L'Otoplastica è l'intervento di chirurgia plastica che corregge le deformità congenite o acquisite del padiglione auricolare.
Nella maggior parte dei casi l'otoplastica corregge padiglioni auricolari troppo sporgenti (orecchio "a ventola, "a sventola", o "ad ansa", deformità facilmente riconoscibile per l'eccessiva distanza tra il padiglione auricolare stesso e la mastoide (cranio).
Si può intervenire in età pediatrica, a partire dai 6 anni, dato che l'orecchio "a ventola" può essere motivo di scherno.
I risultati della correzione resteranno stabili per tutta la vita se si è utilizzata la tecnica di asportazione e modellamento della cartilagine residua.
Frequentemente è sporgente la parte media del padiglione (per eccessivo sviluppo della cartilagine della conca del padiglione) e la parte superiore, per mancanza della piega naturale dell'antelice.
In questi casi (situazione più frequente) si rimuove una porzione della cartilagine della conca (senza alterarne il supporto) e si crea la piega naturale dell'antelice con tecniche di indebolimento-sutura.
Lo scopo è di avvicinare il padiglione auricolare al cranio.
L'otoplastica così eseguita non è un intervento standard, in quanto ogni situazione è diversa ed esistono molteplici combinazioni di deformità.
Inoltre, nello stesso intervento chirurgico sono spesso adottate diverse tecniche per i due lati, a causa di asimmetria della deformità.
In casi meno frequenti solo un orecchio presenta anomalie, quindi si effettua una otoplastica monolaterale.
In questi casi (situazione più frequente) si rimuove una porzione della cartilagine della conca (senza alterarne il supporto) e si crea la piega naturale dell'antelice con tecniche di indebolimento-sutura.
Lo scopo è di avvicinare il padiglione auricolare al cranio.
L'otoplastica così eseguita non è un intervento standard, in quanto ogni situazione è diversa ed esistono molteplici combinazioni di deformità.
Inoltre, nello stesso intervento chirurgico sono spesso adottate diverse tecniche per i due lati, a causa di asimmetria della deformità.
In casi meno frequenti solo un orecchio presenta anomalie, quindi si effettua una otoplastica monolaterale.
Frequentemente è sporgente la parte media del padiglione (per eccessivo sviluppo della cartilagine della conca del padiglione) e la parte superiore, per mancanza della piega naturale dell'antelice.
In questi casi (situazione più frequente) si rimuove una porzione della cartilagine della conca (senza alterarne il supporto) e si crea la piega naturale dell'antelice con tecniche di indebolimento-sutura.
Lo scopo è di avvicinare il padiglione auricolare al cranio.
L'otoplastica così eseguita non è un intervento standard, in quanto ogni situazione è diversa ed esistono molteplici combinazioni di deformità.
Inoltre, nello stesso intervento chirurgico sono spesso adottate diverse tecniche per i due lati, a causa di asimmetria della deformità.
In casi meno frequenti solo un orecchio presenta anomalie, quindi si effettua una otoplastica monolaterale.
In questi casi (situazione più frequente) si rimuove una porzione della cartilagine della conca (senza alterarne il supporto) e si crea la piega naturale dell'antelice con tecniche di indebolimento-sutura.
Lo scopo è di avvicinare il padiglione auricolare al cranio.
L'otoplastica così eseguita non è un intervento standard, in quanto ogni situazione è diversa ed esistono molteplici combinazioni di deformità.
Inoltre, nello stesso intervento chirurgico sono spesso adottate diverse tecniche per i due lati, a causa di asimmetria della deformità.
In casi meno frequenti solo un orecchio presenta anomalie, quindi si effettua una otoplastica monolaterale.
L'Otoplastica è un intervento di routine in Chirurgia Plastica, i risultati sono stabili nel tempo.
L'intervento dura circa un'ora, si effettua in anestesia generale nei bambini, in anestesia locale con sedazione negli adulti (in questo caso è una chirurgia di tipo ambulatoriale).
L'intervento è seguito da un postoperatorio indolore o con lieve dolore facilmente controllabile con Paracetamolo.
Gonfiore (edema) e lividi (ematoma) sono presenti nelle prime 2 settimane.
Dopo l'intervento sarà posizionata una medicazione compressiva a turbante per 3 giorni, sostituita da una fasciatura più leggera per altri tre giorni.
La cicatrice si troverà, in quasi tutti i casi, nel solco retroauricolare, quindi non visibile.
L'intervento dura circa un'ora, si effettua in anestesia generale nei bambini, in anestesia locale con sedazione negli adulti (in questo caso è una chirurgia di tipo ambulatoriale).
L'intervento è seguito da un postoperatorio indolore o con lieve dolore facilmente controllabile con Paracetamolo.
Gonfiore (edema) e lividi (ematoma) sono presenti nelle prime 2 settimane.
Dopo l'intervento sarà posizionata una medicazione compressiva a turbante per 3 giorni, sostituita da una fasciatura più leggera per altri tre giorni.
La cicatrice si troverà, in quasi tutti i casi, nel solco retroauricolare, quindi non visibile.
L'Otoplastica è un intervento di routine in Chirurgia Plastica, i risultati sono stabili nel tempo.
L'intervento dura circa un'ora, si effettua in anestesia generale nei bambini, in anestesia locale con sedazione negli adulti (in questo caso è una chirurgia di tipo ambulatoriale).
L'intervento è seguito da un postoperatorio indolore o con lieve dolore facilmente controllabile con Paracetamolo.
Gonfiore (edema) e lividi (ematoma) sono presenti nelle prime 2 settimane.
Dopo l'intervento sarà posizionata una medicazione compressiva a turbante per 3 giorni, sostituita da una fasciatura più leggera per altri tre giorni.
La cicatrice si troverà, in quasi tutti i casi, nel solco retroauricolare, quindi non visibile.
L'intervento dura circa un'ora, si effettua in anestesia generale nei bambini, in anestesia locale con sedazione negli adulti (in questo caso è una chirurgia di tipo ambulatoriale).
L'intervento è seguito da un postoperatorio indolore o con lieve dolore facilmente controllabile con Paracetamolo.
Gonfiore (edema) e lividi (ematoma) sono presenti nelle prime 2 settimane.
Dopo l'intervento sarà posizionata una medicazione compressiva a turbante per 3 giorni, sostituita da una fasciatura più leggera per altri tre giorni.
La cicatrice si troverà, in quasi tutti i casi, nel solco retroauricolare, quindi non visibile.
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