La correzione del naso con la rinoplastica
Alcune indicazioni utili sugli interventi di rinoplastica per la correzione del naso
Dorso, setto, punta, columella sono i differenti punti della struttura piramidale del naso. Ciascuna di queste aree può presentare delle dismorfie (deformità) per cui può essere necessario ricorrere ad un intervento di rinoplastica. L’intervento sul dorso del naso, che sia per finalità puramente estetiche o per correggere difetti funzionali, è il tipo di intervento più richiesto sia da uomini che da donne.
Le irregolarità possono dipendere dallo sviluppo osseo non corretto o dovute ad un trauma.
Possono presentarsi dismorfie per eccesso o per difetto.
L’intervento a fini estetici è sconsigliato in pazienti troppo giovani dove lo sviluppo osseo non sia completo. Nel caso si sia subito un trauma l’intervento di rinoplastica corregge sia l’estetica che la funzionalità con l’inserimento, se necessario, di parti ossee mancanti.
Il naso con la gobba
L’antiestetico gibbo del dorso del naso può essere solo cartilagineo oppure interessare anche l’osso. Frequentemente la gobba del naso causa forti complessi e la persona può avere un calo nella propria autostima e mettere in discussione i suoi rapporti interpersonali.
Non considerando il delicato risvolto psicologico, un naso “aquilino” rende comunque poco armonioso il viso. Con un intervento di rinoplastica il volto acquista grazia senza cambiare la sua fisionomia.
Il rimodellamento del naso
Rispetto alla chirurgia di qualche tempo fa che prevedeva operazioni con anestesia totale e il ricovero ospedaliero le nuove tecniche sono mini invasive. L’intervento si realizza in anestesia locale con sedazione in regime di Day Hospital. Il vantaggio ancora più importante è che il rimodellamento del naso non comporta più traumi eccessivi e la convalescenza è un periodo piuttosto breve di una o due settimane di relativo riposo. Sono ridotti i tempi di cicatrizzazione e la comparsa di edemi od ecchimosi. Salvo rarissimi casi il tampone non si utilizza più. Il paziente può riprendere la propria vita sociale rapidamente.
Rinoplastica e anestesia
Abbiamo già parlato dei disagi che comportava la modalità di intervento di qualche tempo fa, sia in termini di convalescenza, che prevedeva tempi di almeno 3 o 4 settimane, sia di sopportazione del dolore. Gli effetti collaterali erano inoltre piuttosto evidenti. Dopo l’intervento c’erano gonfiori ed ematomi scuri attorno agli occhi che si riassorbivano lentamente, rallentando molto il ritorno alla vita quotidiana. Oggi la situazione è estremamente diversa. Gli interventi sono mini invasivi, si utilizza anestesia locale con sedazione. Non si avverte alcun dolore durante l’intervento di rimodellamento del naso. Il sanguinamento, l’edema e le ecchimosi sono minimi.
Il post operatorio
Le disposizioni da seguire dopo l’intervento sono semplici:
- evitare bruschi movimenti del viso
- non rimuovere la medicazione contenitiva ma aspettare che il chirurgo la tolga nel giorno prestabilito
- dormire con due cuscini per favorire la circolazione della zona operata
- non indossare occhiali da vista o da sole senza il consenso del medico
Rinoplastica additiva
Generalmente quando si parla di rinoplastica si pensa sempre ad una riduzione ossea. A volte però si deve intervenire aggiungendo degli elementi persi o mancanti a causa ad esempio di un trauma. Per questi tipi di intervento si utilizza un innesto osseo autologo.
Dott. Enrico Dondè | Esegue interventi di chirurgia plastica estetica al naso a Milano
La correzione del naso con la rinoplastica
Alcune indicazioni utili sugli interventi di rinoplastica per la correzione del naso
Dorso, setto, punta, columella sono i differenti punti della struttura piramidale del naso. Ciascuna di queste aree può presentare delle dismorfie (deformità) per cui può essere necessario ricorrere ad un intervento di rinoplastica.
L’intervento sul dorso del naso, che sia per finalità puramente estetiche o per correggere difetti funzionali, è il tipo di intervento più richiesto sia da uomini che da donne.
Le irregolarità possono dipendere dallo sviluppo osseo non corretto o dovute ad un trauma.
Possono presentarsi dismorfie per eccesso o per difetto.
L’intervento a fini estetici è sconsigliato in pazienti troppo giovani dove lo sviluppo osseo non sia completo. Nel caso si sia subito un trauma l’intervento di rinoplastica corregge sia l’estetica che la funzionalità con l’inserimento, se necessario, di parti ossee mancanti.
L’antiestetico gibbo del dorso del naso può essere solo cartilagineo oppure interessare anche l’osso. Frequentemente la gobba del naso causa forti complessi e la persona può avere un calo nella propria autostima e mettere in discussione i suoi rapporti interpersonali.
Non considerando il delicato risvolto psicologico, un naso “aquilino” rende comunque poco armonioso il viso. Con un intervento di rinoplastica il volto acquista grazia senza cambiare la sua fisionomia.
Rispetto alla chirurgia di qualche tempo fa che prevedeva operazioni con anestesia totale e il ricovero ospedaliero le nuove tecniche sono mini invasive. L’intervento si realizza in anestesia locale con sedazione in regime di Day Hospital. Il vantaggio ancora più importante è che il rimodellamento del naso non comporta più traumi eccessivi e la convalescenza è un periodo piuttosto breve di una o due settimane di relativo riposo. Sono ridotti i tempi di cicatrizzazione e la comparsa di edemi od ecchimosi. Salvo rarissimi casi il tampone non si utilizza più. Il paziente può riprendere la propria vita sociale rapidamente.
Abbiamo già parlato dei disagi che comportava la modalità di intervento di qualche tempo fa, sia in termini di convalescenza, che prevedeva tempi di almeno 3 o 4 settimane, sia di sopportazione del dolore. Gli effetti collaterali erano inoltre piuttosto evidenti. Dopo l’intervento c’erano gonfiori ed ematomi scuri attorno agli occhi che si riassorbivano lentamente, rallentando molto il ritorno alla vita quotidiana. Oggi la situazione è estremamente diversa. Gli interventi sono mini invasivi, si utilizza anestesia locale con sedazione. Non si avverte alcun dolore durante l’intervento di rimodellamento del naso. Il sanguinamento, l’edema e le ecchimosi sono minimi.
Le disposizioni da seguire dopo l’intervento sono semplici:
Generalmente quando si parla di rinoplastica si pensa sempre ad una riduzione ossea. A volte però si deve intervenire aggiungendo degli elementi persi o mancanti a causa ad esempio di un trauma. Per questi tipi di intervento si utilizza un innesto osseo autologo.
Dott. Enrico Dondè | Esegue interventi di chirurgia plastica estetica al naso a Milano
L’intervento sul dorso del naso, che sia per finalità puramente estetiche o per correggere difetti funzionali, è il tipo di intervento più richiesto sia da uomini che da donne.
Le irregolarità possono dipendere dallo sviluppo osseo non corretto o dovute ad un trauma.
Possono presentarsi dismorfie per eccesso o per difetto.
L’intervento a fini estetici è sconsigliato in pazienti troppo giovani dove lo sviluppo osseo non sia completo. Nel caso si sia subito un trauma l’intervento di rinoplastica corregge sia l’estetica che la funzionalità con l’inserimento, se necessario, di parti ossee mancanti.
Il naso con la gobba
L’antiestetico gibbo del dorso del naso può essere solo cartilagineo oppure interessare anche l’osso. Frequentemente la gobba del naso causa forti complessi e la persona può avere un calo nella propria autostima e mettere in discussione i suoi rapporti interpersonali.
Non considerando il delicato risvolto psicologico, un naso “aquilino” rende comunque poco armonioso il viso. Con un intervento di rinoplastica il volto acquista grazia senza cambiare la sua fisionomia.
Il rimodellamento del naso
Rispetto alla chirurgia di qualche tempo fa che prevedeva operazioni con anestesia totale e il ricovero ospedaliero le nuove tecniche sono mini invasive. L’intervento si realizza in anestesia locale con sedazione in regime di Day Hospital. Il vantaggio ancora più importante è che il rimodellamento del naso non comporta più traumi eccessivi e la convalescenza è un periodo piuttosto breve di una o due settimane di relativo riposo. Sono ridotti i tempi di cicatrizzazione e la comparsa di edemi od ecchimosi. Salvo rarissimi casi il tampone non si utilizza più. Il paziente può riprendere la propria vita sociale rapidamente.
Rinoplastica e anestesia
Abbiamo già parlato dei disagi che comportava la modalità di intervento di qualche tempo fa, sia in termini di convalescenza, che prevedeva tempi di almeno 3 o 4 settimane, sia di sopportazione del dolore. Gli effetti collaterali erano inoltre piuttosto evidenti. Dopo l’intervento c’erano gonfiori ed ematomi scuri attorno agli occhi che si riassorbivano lentamente, rallentando molto il ritorno alla vita quotidiana. Oggi la situazione è estremamente diversa. Gli interventi sono mini invasivi, si utilizza anestesia locale con sedazione. Non si avverte alcun dolore durante l’intervento di rimodellamento del naso. Il sanguinamento, l’edema e le ecchimosi sono minimi.
Il post operatorio
Le disposizioni da seguire dopo l’intervento sono semplici:
- evitare bruschi movimenti del viso
- non rimuovere la medicazione contenitiva ma aspettare che il chirurgo la tolga nel giorno prestabilito
- dormire con due cuscini per favorire la circolazione della zona operata
- non indossare occhiali da vista o da sole senza il consenso del medico
Rinoplastica additiva
Generalmente quando si parla di rinoplastica si pensa sempre ad una riduzione ossea. A volte però si deve intervenire aggiungendo degli elementi persi o mancanti a causa ad esempio di un trauma. Per questi tipi di intervento si utilizza un innesto osseo autologo.
Dott. Enrico Dondè | Esegue interventi di chirurgia plastica estetica al naso a Milano