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Lei utilizza la tecnica extramucosa nella rinoplastica?

Questa domanda mi viene posta frequentemente e la risposta è: si, certamente.

La tecnica Extramuscosa è stata descritta tra il 1925 e il 1930 (Eitner, Fomon) ed è tuttora impiegata, nel modo originale, perché è una di quelle manovre chirurgiche della rinoplastica che si è rivelata sempre efficace e in grado di evitare complicanze a livello della valvola nasale interna.

Consiste nello scollamento del rivestimento mucopericondrale del setto nasale e della volta interna delle cartilagini triangolari, senza soluzione di continuità. Una volta realizzato questo ampio tunnel è possibile procedere con l'intervento sulle cartilagini triangolari, sulla valvola nasale, sulla cartilagine quadrangolare (cartilagine del setto nasale).

Mantenere intatto il rivestimento interno mucopericondrale garantisce alcuni vantaggi, tra i più importanti:
  • rispetto dell'anatomia;
  • rispetto dell'integrità funzionale della giunzione setto-triangolari;
  • evita un eccessivo restringimento estetico del terzo medio della piramide nasale (naso " a clessidra"; "inverted-V deformity");
  • evita cicatrici valvolari (valvola nasale interna), spesso causa di stenosi respiratoria.
Nell'immagine che vedete rappresentata si osserva molto bene il rivestimento di mucopericondrio dell'interno del naso, evidenziato in rosso, che viene scollato e mantenuto integro alla giunzione tra cartilagine settale e cartilagini triangolari.

Effettuo sempre l'accesso extramucoso durante tutti gli interventi di chirurgica nasale, sia di tipo funzionale, che estetico e combinati (estetico-funzionali).

Lei utilizza la tecnica extramucosa nella rinoplastica?

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Questa domanda mi viene posta frequentemente e la risposta è: si, certamente.

La tecnica Extramuscosa è stata descritta tra il 1925 e il 1930 (Eitner, Fomon) ed è tuttora impiegata, nel modo originale, perché è una di quelle manovre chirurgiche della rinoplastica che si è rivelata sempre efficace e in grado di evitare complicanze a livello della valvola nasale interna.

Consiste nello scollamento del rivestimento mucopericondrale del setto nasale e della volta interna delle cartilagini triangolari, senza soluzione di continuità. Una volta realizzato questo ampio tunnel è possibile procedere con l'intervento sulle cartilagini triangolari, sulla valvola nasale, sulla cartilagine quadrangolare (cartilagine del setto nasale).

Mantenere intatto il rivestimento interno mucopericondrale garantisce alcuni vantaggi, tra i più importanti:
  • rispetto dell'anatomia;
  • rispetto dell'integrità funzionale della giunzione setto-triangolari;
  • evita un eccessivo restringimento estetico del terzo medio della piramide nasale (naso " a clessidra"; "inverted-V deformity");
  • evita cicatrici valvolari (valvola nasale interna), spesso causa di stenosi respiratoria.
Nell'immagine che vedete rappresentata si osserva molto bene il rivestimento di mucopericondrio dell'interno del naso, evidenziato in rosso, che viene scollato e mantenuto integro alla giunzione tra cartilagine settale e cartilagini triangolari.

Effettuo sempre l'accesso extramucoso durante tutti gli interventi di chirurgica nasale, sia di tipo funzionale, che estetico e combinati (estetico-funzionali).

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