Rinoplastica con pelle spessa
Immagini pre e post operatorie relative ad un intervento di rinoplastica maschile eseguita su un paziente che presentava una cute nasale molto spessa
Questo caso clinico è un tipico esempio di chirurgia estetica e funzionale del naso: il naso del paziente presentava un lieve gibbo, mentre dal punto di vista respiratorio le criticità erano costituite dalla presenza di una deviazione del setto nasale e dall’ipertrofia dei turbinati inferiori. La vera particolarità è lo spessore dell’epidermide del naso: la rinoplastica con pelle spessa non consente di ridurre molto le dimensioni della piramide e soprattutto della punta.
Nei casi di cute spessa infatti la fibrosi cicatriziale è voluminosa, tanto da annullare la riduzione del volume della punta eseguita per via chirurgica.
Inoltre nei pazienti con cute spessa un'eccessiva riduzione della parte cartilaginea della piramide nasale può portare ad alcune problematiche come:
- deficit della valvola nasale interna;
- asimmetrie del bordo narinale per retrazione alare;
- naso pinzato.
- correggere il gibbo;
- ridurre la larghezza frontale della piramide;
- apportare solo una minima modifica della punta (in senso riduttivo).
Dal punto di vista funzionale è stata corretta la deviazione settale e sono stati decongestionati i turbinati inferiori: il paziente ha avuto modo di sperimentare un netto miglioramento nella respirazione.
L’intervento di rinoplastica con pelle spessa è comunque a ridotta invasività: è stato effettuato in anestesia locale con sedazione, in Day Surgery, senza l’utilizzo di tamponi nasali.
Rinoplastica con pelle spessa
Immagini pre e post operatorie relative ad un intervento di rinoplastica maschile eseguita su un paziente che presentava una cute nasale molto spessa
Questo caso clinico è un tipico esempio di chirurgia estetica e funzionale del naso: il naso del paziente presentava un lieve gibbo, mentre dal punto di vista respiratorio le criticità erano costituite dalla presenza di una deviazione del setto nasale e dall’ipertrofia dei turbinati inferiori.
La vera particolarità è lo spessore dell’epidermide del naso: la rinoplastica con pelle spessa non consente di ridurre molto le dimensioni della piramide e soprattutto della punta.
Nei casi di cute spessa infatti la fibrosi cicatriziale è voluminosa, tanto da annullare la riduzione del volume della punta eseguita per via chirurgica.
Inoltre nei pazienti con cute spessa un'eccessiva riduzione della parte cartilaginea della piramide nasale può portare ad alcune problematiche come:
Dal punto di vista funzionale è stata corretta la deviazione settale e sono stati decongestionati i turbinati inferiori: il paziente ha avuto modo di sperimentare un netto miglioramento nella respirazione.
L’intervento di rinoplastica con pelle spessa è comunque a ridotta invasività: è stato effettuato in anestesia locale con sedazione, in Day Surgery, senza l’utilizzo di tamponi nasali.
La vera particolarità è lo spessore dell’epidermide del naso: la rinoplastica con pelle spessa non consente di ridurre molto le dimensioni della piramide e soprattutto della punta.
Nei casi di cute spessa infatti la fibrosi cicatriziale è voluminosa, tanto da annullare la riduzione del volume della punta eseguita per via chirurgica.
Inoltre nei pazienti con cute spessa un'eccessiva riduzione della parte cartilaginea della piramide nasale può portare ad alcune problematiche come:
- deficit della valvola nasale interna;
- asimmetrie del bordo narinale per retrazione alare;
- naso pinzato.
- correggere il gibbo;
- ridurre la larghezza frontale della piramide;
- apportare solo una minima modifica della punta (in senso riduttivo).
Dal punto di vista funzionale è stata corretta la deviazione settale e sono stati decongestionati i turbinati inferiori: il paziente ha avuto modo di sperimentare un netto miglioramento nella respirazione.
L’intervento di rinoplastica con pelle spessa è comunque a ridotta invasività: è stato effettuato in anestesia locale con sedazione, in Day Surgery, senza l’utilizzo di tamponi nasali.
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