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Profiloplastica con fillers con acido ialuronico e coaptite

Per inestetismi più lievi è possibile l′utilizzo dei fillers permette di intervenire senza bisturi (profiloplastica non chirurgica) limitando così i disagi connessi ad un intervento vero e proprio

La definizione classica di profiloplastica è l′associazione di due tecniche chirurgiche (rinoplastica e aumento del mento con protesi) per correggere gli inestetismi del profilo facciale.
Il candidato-tipo della rinoplastica è la persona che presenta due inestetismi spesso associati:
  • naso con gibbo o gibboso (“gobba”)
  • mento sfuggente
La profiloplastica, in questo caso, consiste nell′ottenere un profilo del viso rettilineo con la rinoplastica e aumentare la proiezione del mento con l′aiuto di una protesi biocompatibile (“mentoplastica additiva”).
Oltre alla Profiloplastica classica vi sono anche casi, più rari, in cui si correggono anche gli zigomi con protesi per aumentarne il volume.

La profiloplastica chirurgica si rivolge alle persone con inestetismi più evidenti; mentre per le forme meno accentuate è possibile ricorrere alla profiloplastica non chirurgica: si corregge il profilo nasale con la rinoplastica non chirurgica e si aumenta il volume degli zigomi e la proiezione del mento con l′utilizzo di fillers (materiali di riempimento) biocompatibili.

Nella mia pratica utilizzo, per la profiloplastica non chirurgica, l′acido ialuronico e la coaptite.

Il “profilofiller” è un trattamento ambulatoriale, che non richiede anestesia, non è doloroso e non ha convalescenza.

Profiloplastica chirurgica o con fillers?
Impossibile rispondere a priori o fornire linee guida. Ogni persona va valutata singolarmente, ascoltate i singoli desideri e consigliato al meglio per la singola individualità.

dott. Enrico Dondè | Rinoplastica e Chirurgia Estetica del Viso

Profiloplastica con fillers con acido ialuronico e coaptite

Per inestetismi più lievi è possibile l′utilizzo dei fillers permette di intervenire senza bisturi (profiloplastica non chirurgica) limitando così i disagi connessi ad un intervento vero e proprio

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La definizione classica di profiloplastica è l′associazione di due tecniche chirurgiche (rinoplastica e aumento del mento con protesi) per correggere gli inestetismi del profilo facciale.
Il candidato-tipo della rinoplastica è la persona che presenta due inestetismi spesso associati:
  • naso con gibbo o gibboso (“gobba”)
  • mento sfuggente
La profiloplastica, in questo caso, consiste nell′ottenere un profilo del viso rettilineo con la rinoplastica e aumentare la proiezione del mento con l′aiuto di una protesi biocompatibile (“mentoplastica additiva”).
Oltre alla Profiloplastica classica vi sono anche casi, più rari, in cui si correggono anche gli zigomi con protesi per aumentarne il volume.

La profiloplastica chirurgica si rivolge alle persone con inestetismi più evidenti; mentre per le forme meno accentuate è possibile ricorrere alla profiloplastica non chirurgica: si corregge il profilo nasale con la rinoplastica non chirurgica e si aumenta il volume degli zigomi e la proiezione del mento con l′utilizzo di fillers (materiali di riempimento) biocompatibili.

Nella mia pratica utilizzo, per la profiloplastica non chirurgica, l′acido ialuronico e la coaptite.

Il “profilofiller” è un trattamento ambulatoriale, che non richiede anestesia, non è doloroso e non ha convalescenza.

Profiloplastica chirurgica o con fillers?
Impossibile rispondere a priori o fornire linee guida. Ogni persona va valutata singolarmente, ascoltate i singoli desideri e consigliato al meglio per la singola individualità.

dott. Enrico Dondè | Rinoplastica e Chirurgia Estetica del Viso
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