Modellare il proprio naso il maniera naturale con la rinoplastica

Alcuni criteri e proporzioni sono fondamentali per correggere gli inestetismi del naso in maniera coerente con il proprio volto

Quando visito i pazienti candidati alla rinoplastica, lascio molto spazio alle loro domande e soprattutto li invito ad esprimere i desideri riguardo al risultato definitivo e al loro concetto di naso ideale.

Con l′elaborazione digitale delle immagini è ancora più semplice capire quali sono gli obiettivi del paziente, spiegare cosa si può fare e cosa conviene fare con la chirurgia plastica del naso e dare loro una visualizzazione realistica del loro naso prima e dopo la rinoplastica.

Molte persone si avvicinano alla chirurgia estetica del naso seguendo esplicitamente un loro prototipo di naso ideale, dettato spesso da modelli che loro reputano obiettivamente validi.

Molti pazienti hanno così richieste ai limiti dell′estetica nasale, come ad esempio la punta all′insù o il dorso a sella.
Questi sono i due esempi classici e più frequenti, legati a modelli estetici del passato, ma ve ne sono molti altri, responsabili di risultati non naturali e che determinano il classico naso rifatto: innaturale e non coerente con i lineamenti della persona.

Il colloquio con il paziente è fondamentale per consigliare il paziente: anche se non esiste il naso ideale, ci sono alcuni parametri e proporzioni (criteteri antropometrici) che conviene rispettare, per avere un esito naturale dalla rinoplastica.

I criteri antropometrici non sono indicatori assoluti, ma vanno valutati per ogni singolo viso, in base al sesso, all′età e alla razza ma permettono di avvicinarsi al concetto di naso ideale specifico per ogni paziente, riducendo il rischio di avere un naso chirurgico.

I più importanti indicatori antropometrici utilizzati per la valutazione del naso ideale sono:
  • angolo naso-frontale
  • angolo naso-facciale
  • angolo naso-labiale
  • rapporto ala nasale-columella

Angolo naso-frontale

In corrispondenza della radice del naso (nasion) convergono due linee, una superiore, tangente alla glabella (l′area anatomica compresa tra le 2 sopracciglia, lungo la linea mediana) e una tangente al dorso nasale.
L′angolo che si forma tra le due rette ha un valore compreso tra 125 e 135 gradi.
Con un angolo inferiore a 125 gradi il naso è in continuità con la fronte (naso greco), con un angolo maggiore di 135 gradi il naso è eccessivamente spiovente e la punta appare troppo proiettata.
Quando l′angolo naso-frontale è 135 gradi o superiore, va effettuata una rinoplastica bilanciata: la regolarizzazione del profilo nasale e correzione dell′eccessivo angolo.


Angolo naso-facciale

L′angolo naso-frontale è un ottimo indicatore della prominenza del naso rispetto al piano facciale.
E′ formato dall′incontro tra la linea facciale (dalla gabella al mento) e da una seconda retta che segue il dorso nasale: il valore medio di quest’angolo è di 36 gradi, ma si considerano normali valori tra i 30 e i 40 gradi.


Angolo naso-labiale

L′angolo nasolabiale è formato dall′incontro di una retta tangente alla columella e di una seconda tangente al labbro superiore, che s’incontrano nel punto sottonasale (subnasale).
I valori normali sono di 90-95 gradi nell′uomo e 100-105 gradi nella donna.
Andare oltre questo valori massimi significare rendere il naso poco naturale (chirurgico), troppo corto nel profilo, con le narici che si rendono visibili frontalmente e quindi non ideale.


Rapporto ala nasale-columella

Nel profilo, il margine inferiore della narice deve essere 3-5 millimetri più altro della linea tangente alla columella.
Nella rinoplastica è importante un approccio conservativo proprio per conservare questo rapporto.
In molti casi, per ridurre il volume della punta, vengono eccessivamente ridotte le cartilagini alari.
Il risultato, dopo qualche mese dalla rinoplastica, è un’eccessiva distanza tra margine inferiore della narice e columella, che a volte supera gli 8 millimetri.
Una distanza eccessiva è un segno inequivocabile di rinoplastica aggressiva e la correzione non è sempre un successo.


Larghezza della base nasale

La larghezza della base del naso è un parametro, estremamente importante per la valutazione del naso ideale.
Sono numerosi i pazienti che desiderano restringere la base nasale, quando hanno già una base perfetta in rapporto agli altri elementi dell′estetica nasale e in rapporto al viso.
La base del naso ha una larghezza compresa tra due linee tangenti agli angoli interni degli occhi (canti mediali).
La riduzione della base nasale è un intervento frequentemente necessario nei pazienti Africani, Afro-Americani, Sudamericani, Caraibici, che presentano una base nasale sproporzionata (il cosiddetto naso etnico).
Nei pazienti caucasici il restringimento della base può comportare ostruzione respiratoria (per eccessivo restringimento della valvola nasale esterna) e un aspetto non naturale dal punto di vista estetico.


Rapporto dorso nasale-punta

Tracciando, sul profilo nasale, una linea dal nasion alla punta, il dorso nasale si dovrebbe trovare 2 millimetri dietro questa linea.
Per la normale definizione estetica della punta e dell′area immediatamente sopra la punta (supratip), nella rinoplastica è necessario rispettare questa relazione.


Rapporto lunghezza-proiezione del naso

Il rapporto è tra la lunghezza del naso, misurata dal nasion alla punta e la proiezione del naso stesso, misurata dal solco naso-genieno alla punta.
Nella situazione di normalità la proiezione del naso corrisponde a 2/3 della lunghezza (0.67).
Questo è un ottimo parametro da considerare, sia nel pre-operatorio che al termine dell′intervento, per evitare di creare nasi troppo corti o troppo lunghi.


Relazione columella-punta del naso

La base del naso dovrebbe essere compresa entro un triangolo equilatero la cui altezza corrisponde per il terzo inferiore al lobulo della punta e per i due terzi inferiori alla columella.
Rispettare questa forma e queste proporzioni è molto utile della rinoplastica, per evitare di restringere eccessivamente la punta o aumentare troppo la proiezione del lobulo rispetto alla columella.


Conclusione

Grazie alle valutazione di questi indici, è possibile rifarsi il naso ottenendo risultati naturali e poco chirurgici ed è possibile quindi arrivare ad avere un naso ideale perfettamente calibrato sulle proprie caratteristiche antropomorfiche.

Dr. Enrico Dondè | Rinoplastica e Chirurgia Estetica del Viso

Modellare il proprio naso il maniera naturale con la rinoplastica

Alcuni criteri e proporzioni sono fondamentali per correggere gli inestetismi del naso in maniera coerente con il proprio volto

Quando visito i pazienti candidati alla rinoplastica, lascio molto spazio alle loro domande e soprattutto li invito ad esprimere i desideri riguardo al risultato definitivo e al loro concetto di naso ideale.

Con l′elaborazione digitale delle immagini è ancora più semplice capire quali sono gli obiettivi del paziente, spiegare cosa si può fare e cosa conviene fare con la chirurgia plastica del naso e dare loro una visualizzazione realistica del loro naso prima e dopo la rinoplastica.

Molte persone si avvicinano alla chirurgia estetica del naso seguendo esplicitamente un loro prototipo di naso ideale, dettato spesso da modelli che loro reputano obiettivamente validi.

Molti pazienti hanno così richieste ai limiti dell′estetica nasale, come ad esempio la punta all′insù o il dorso a sella.
Questi sono i due esempi classici e più frequenti, legati a modelli estetici del passato, ma ve ne sono molti altri, responsabili di risultati non naturali e che determinano il classico naso rifatto: innaturale e non coerente con i lineamenti della persona.

Il colloquio con il paziente è fondamentale per consigliare il paziente: anche se non esiste il naso ideale, ci sono alcuni parametri e proporzioni (criteteri antropometrici) che conviene rispettare, per avere un esito naturale dalla rinoplastica.

I criteri antropometrici non sono indicatori assoluti, ma vanno valutati per ogni singolo viso, in base al sesso, all′età e alla razza ma permettono di avvicinarsi al concetto di naso ideale specifico per ogni paziente, riducendo il rischio di avere un naso chirurgico.

I più importanti indicatori antropometrici utilizzati per la valutazione del naso ideale sono:
  • angolo naso-frontale
  • angolo naso-facciale
  • angolo naso-labiale
  • rapporto ala nasale-columella

Angolo naso-frontale

In corrispondenza della radice del naso (nasion) convergono due linee, una superiore, tangente alla glabella (l′area anatomica compresa tra le 2 sopracciglia, lungo la linea mediana) e una tangente al dorso nasale.
L′angolo che si forma tra le due rette ha un valore compreso tra 125 e 135 gradi.
Con un angolo inferiore a 125 gradi il naso è in continuità con la fronte (naso greco), con un angolo maggiore di 135 gradi il naso è eccessivamente spiovente e la punta appare troppo proiettata.
Quando l′angolo naso-frontale è 135 gradi o superiore, va effettuata una rinoplastica bilanciata: la regolarizzazione del profilo nasale e correzione dell′eccessivo angolo.


Angolo naso-facciale

L′angolo naso-frontale è un ottimo indicatore della prominenza del naso rispetto al piano facciale.
E′ formato dall′incontro tra la linea facciale (dalla gabella al mento) e da una seconda retta che segue il dorso nasale: il valore medio di quest’angolo è di 36 gradi, ma si considerano normali valori tra i 30 e i 40 gradi.


Angolo naso-labiale

L′angolo nasolabiale è formato dall′incontro di una retta tangente alla columella e di una seconda tangente al labbro superiore, che s’incontrano nel punto sottonasale (subnasale).
I valori normali sono di 90-95 gradi nell′uomo e 100-105 gradi nella donna.
Andare oltre questo valori massimi significare rendere il naso poco naturale (chirurgico), troppo corto nel profilo, con le narici che si rendono visibili frontalmente e quindi non ideale.


Rapporto ala nasale-columella

Nel profilo, il margine inferiore della narice deve essere 3-5 millimetri più altro della linea tangente alla columella.
Nella rinoplastica è importante un approccio conservativo proprio per conservare questo rapporto.
In molti casi, per ridurre il volume della punta, vengono eccessivamente ridotte le cartilagini alari.
Il risultato, dopo qualche mese dalla rinoplastica, è un’eccessiva distanza tra margine inferiore della narice e columella, che a volte supera gli 8 millimetri.
Una distanza eccessiva è un segno inequivocabile di rinoplastica aggressiva e la correzione non è sempre un successo.


Larghezza della base nasale

La larghezza della base del naso è un parametro, estremamente importante per la valutazione del naso ideale.
Sono numerosi i pazienti che desiderano restringere la base nasale, quando hanno già una base perfetta in rapporto agli altri elementi dell′estetica nasale e in rapporto al viso.
La base del naso ha una larghezza compresa tra due linee tangenti agli angoli interni degli occhi (canti mediali).
La riduzione della base nasale è un intervento frequentemente necessario nei pazienti Africani, Afro-Americani, Sudamericani, Caraibici, che presentano una base nasale sproporzionata (il cosiddetto naso etnico).
Nei pazienti caucasici il restringimento della base può comportare ostruzione respiratoria (per eccessivo restringimento della valvola nasale esterna) e un aspetto non naturale dal punto di vista estetico.


Rapporto dorso nasale-punta

Tracciando, sul profilo nasale, una linea dal nasion alla punta, il dorso nasale si dovrebbe trovare 2 millimetri dietro questa linea.
Per la normale definizione estetica della punta e dell′area immediatamente sopra la punta (supratip), nella rinoplastica è necessario rispettare questa relazione.


Rapporto lunghezza-proiezione del naso

Il rapporto è tra la lunghezza del naso, misurata dal nasion alla punta e la proiezione del naso stesso, misurata dal solco naso-genieno alla punta.
Nella situazione di normalità la proiezione del naso corrisponde a 2/3 della lunghezza (0.67).
Questo è un ottimo parametro da considerare, sia nel pre-operatorio che al termine dell′intervento, per evitare di creare nasi troppo corti o troppo lunghi.


Relazione columella-punta del naso

La base del naso dovrebbe essere compresa entro un triangolo equilatero la cui altezza corrisponde per il terzo inferiore al lobulo della punta e per i due terzi inferiori alla columella.
Rispettare questa forma e queste proporzioni è molto utile della rinoplastica, per evitare di restringere eccessivamente la punta o aumentare troppo la proiezione del lobulo rispetto alla columella.


Conclusione

Grazie alle valutazione di questi indici, è possibile rifarsi il naso ottenendo risultati naturali e poco chirurgici ed è possibile quindi arrivare ad avere un naso ideale perfettamente calibrato sulle proprie caratteristiche antropomorfiche.

Dr. Enrico Dondè | Rinoplastica e Chirurgia Estetica del Viso
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