L′endoscopia nasale e la rinoplastica

Per progettare una rinoplastica senza inconvenienti

L’endoscopia nasale nella programmazione della rinoplastica.

Vi sono persone che, dopo essersi sottoposte alla rinoplastica per motivi estetici, soffrono di problemi respiratori nasali (naso chiuso).
Questo non significa che ci siano problemi nella rinoplastica estetica, anzi, ma alcune manovre chirurgiche possono indebolire la parte della piramide nasale che, oltre all’aspetto estetico, ha un ruolo respiratorio.
Questo succede quando si riducono troppo le cartilagini che costituiscono la valvola nasale (cartilagini triangolari e cartilagini alari).

Altre volte la causa non è una riduzione aggressiva (spesso per andare incontro alle richieste dei pazienti che chiedono un naso molto fine e sottile): può essere sufficiente anche una modesta riduzione, ma in una struttura valvolare non particolarmente resistente.

In questi casi si crea un problema di respirazione nasale post-rinoplastica, perché una valvola nasale malfunzionante limita parecchio il flusso inspiratorio.
Il problema valvolare post-rinoplastica è correggibile con un intervento chirurgico di ripristino valvolare, ma si può evitare questo rischio con una accurata diagnosi.

Per studiare al meglio la valvola nasale prima della rinoplastica è molto utile l’endoscopia nasale, un semplice esame diagnostico ambulatoriale che consente di ridurre al minimo gli errori di progettazione chirurgica.
Con l’endoscopia nasale si identificano le valvole nasali già strette oppure che tendono a modificarsi con la inspirazione: questi sono i casi a rischio di ostruzione respiratoria dopo la rinoplastica.
Per questi pazienti è necessario, nel corso della rinoplastica, mettere in atto alcuni accorgimenti chirurgici per evitare questo spiacevole inconveniente (valvuloplastica).

Dott. Enrico Dondè | Rinoplastica e Chirurgia Estetica del Viso

 

 

L′endoscopia nasale e la rinoplastica

Per progettare una rinoplastica senza inconvenienti

L’endoscopia nasale nella programmazione della rinoplastica.

Vi sono persone che, dopo essersi sottoposte alla rinoplastica per motivi estetici, soffrono di problemi respiratori nasali (naso chiuso).
Questo non significa che ci siano problemi nella rinoplastica estetica, anzi, ma alcune manovre chirurgiche possono indebolire la parte della piramide nasale che, oltre all’aspetto estetico, ha un ruolo respiratorio.
Questo succede quando si riducono troppo le cartilagini che costituiscono la valvola nasale (cartilagini triangolari e cartilagini alari).

Altre volte la causa non è una riduzione aggressiva (spesso per andare incontro alle richieste dei pazienti che chiedono un naso molto fine e sottile): può essere sufficiente anche una modesta riduzione, ma in una struttura valvolare non particolarmente resistente.

In questi casi si crea un problema di respirazione nasale post-rinoplastica, perché una valvola nasale malfunzionante limita parecchio il flusso inspiratorio.
Il problema valvolare post-rinoplastica è correggibile con un intervento chirurgico di ripristino valvolare, ma si può evitare questo rischio con una accurata diagnosi.

Per studiare al meglio la valvola nasale prima della rinoplastica è molto utile l’endoscopia nasale, un semplice esame diagnostico ambulatoriale che consente di ridurre al minimo gli errori di progettazione chirurgica.
Con l’endoscopia nasale si identificano le valvole nasali già strette oppure che tendono a modificarsi con la inspirazione: questi sono i casi a rischio di ostruzione respiratoria dopo la rinoplastica.
Per questi pazienti è necessario, nel corso della rinoplastica, mettere in atto alcuni accorgimenti chirurgici per evitare questo spiacevole inconveniente (valvuloplastica).

Dott. Enrico Dondè | Rinoplastica e Chirurgia Estetica del Viso

 

 

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