Rinoplastica primaria con innesto cartilagineo
Utilizzo di innesto cartilagineo per la correzione della punta del naso che guarda lievemente verso il basso
Rinoplastica primaria con innesto cartilagineo
Utilizzo di innesto cartilagineo per la correzione della punta del naso che guarda lievemente verso il basso
Foto PRE-OPERATORIA
Foto INTRA-OPERATORIA
TECNICA OPERATORIA
Foto PRE-OPERATORIA
Foto INTRA-OPERATORIA
TECNICA OPERATORIA
Foto PRE-OPERATORIA
Foto INTRA-OPERATORIA
TECNICA OPERATORIA
In questo articolo presento un caso pre chirurgico utile per spiegare l'impiego degli innesti anche nella rinoplastica primaria.
Come si può vedere dalla foto preoperatoria il paziente presenta un angolo naso-labiale (l'angolo fra la columella ed il labbro) inferiore ai 90°, che dà quell'aspetto della punta che guarda lievemente verso il basso.
Il paziente generalmente si presenta dicendo: "ho la punta un po' in giù, vorrei portarla verso l'alto".
Nel caso del paziente, e condizione abbastanza frequente in genere, si tratta di una punta che guarda verso il basso, pur essendo il paziente giovane, per una mancanza di sostegno del setto nasale in area 1, l'area vestibolare (quella parte del setto nasale che appunto si appoggia quasi nella columella).
È interposta solo una parte di tessuti molli ma sostanzialmente il setto nasale è sufficientemente lungo verso il basso per sorreggere la punta.
È frequente, congenitamente, trovare un setto nasale più corto che non offre questo sostegno e quindi la punta con l'andare del tempo tende a ruotare verso il basso.
Quando viene spiegato il piano di trattamento che, per di avere un profilo rettilineo e ruotare la punta verso l'alto, prevede semplicemente l'utilizzo di un innesto di cartilagine, il paziente rimane un po' perplesso.
Il ricorso ad innesti, cioè ad altri pezzi di cartilagine presi altrove (in questo caso dal setto nasale) e posizionati in altre parti, quindi nella columella, servono proprio per garantire una struttura di sostegno al naso che è mancante congenitamente e garantiscono alla punta un sostegno per sempre.
Se questo piccolo correttivo non venisse introdotto nell'intervento chirurgico, avremmo una nuova ptosi della punta in post chirurgico nel volgere di circa un anno o forse anche meno.
Nelle immagini è proprio rappresentato il disegno dell'innesto columellare, dove viene posto saggitalmete, cioè di profilo, (la striscia verde), e come è inserito fra le cartilagini della columella stessa.
Nell'immagine infrachirurgica si evivenzia come viene posizionato questo innesto, con una manovra molto semplice da eseguire.
Si prende una piccola parte di cartilagine, sagomata secondo le dimensioni del naso del paziente, della columella del paziente. Questa verrà posizionata e poi fissata con dei punti di sutura.
Questo intervento garantisce stabilità al risultato e una rotazione della punta, come richiesto dal paziente, perenne nel tempo.
dott. Enrico Dondè | Rinoplastica e Chirurgia Estetica del Viso
Come si può vedere dalla foto preoperatoria il paziente presenta un angolo naso-labiale (l'angolo fra la columella ed il labbro) inferiore ai 90°, che dà quell'aspetto della punta che guarda lievemente verso il basso.
Il paziente generalmente si presenta dicendo: "ho la punta un po' in giù, vorrei portarla verso l'alto".
Nel caso del paziente, e condizione abbastanza frequente in genere, si tratta di una punta che guarda verso il basso, pur essendo il paziente giovane, per una mancanza di sostegno del setto nasale in area 1, l'area vestibolare (quella parte del setto nasale che appunto si appoggia quasi nella columella).
È interposta solo una parte di tessuti molli ma sostanzialmente il setto nasale è sufficientemente lungo verso il basso per sorreggere la punta.
È frequente, congenitamente, trovare un setto nasale più corto che non offre questo sostegno e quindi la punta con l'andare del tempo tende a ruotare verso il basso.
Quando viene spiegato il piano di trattamento che, per di avere un profilo rettilineo e ruotare la punta verso l'alto, prevede semplicemente l'utilizzo di un innesto di cartilagine, il paziente rimane un po' perplesso.
Il ricorso ad innesti, cioè ad altri pezzi di cartilagine presi altrove (in questo caso dal setto nasale) e posizionati in altre parti, quindi nella columella, servono proprio per garantire una struttura di sostegno al naso che è mancante congenitamente e garantiscono alla punta un sostegno per sempre.
Se questo piccolo correttivo non venisse introdotto nell'intervento chirurgico, avremmo una nuova ptosi della punta in post chirurgico nel volgere di circa un anno o forse anche meno.
Nelle immagini è proprio rappresentato il disegno dell'innesto columellare, dove viene posto saggitalmete, cioè di profilo, (la striscia verde), e come è inserito fra le cartilagini della columella stessa.
Nell'immagine infrachirurgica si evivenzia come viene posizionato questo innesto, con una manovra molto semplice da eseguire.
Si prende una piccola parte di cartilagine, sagomata secondo le dimensioni del naso del paziente, della columella del paziente. Questa verrà posizionata e poi fissata con dei punti di sutura.
Questo intervento garantisce stabilità al risultato e una rotazione della punta, come richiesto dal paziente, perenne nel tempo.
dott. Enrico Dondè | Rinoplastica e Chirurgia Estetica del Viso
In questo articolo presento un caso pre chirurgico utile per spiegare l'impiego degli innesti anche nella rinoplastica primaria.
Come si può vedere dalla foto preoperatoria il paziente presenta un angolo naso-labiale (l'angolo fra la columella ed il labbro) inferiore ai 90°, che dà quell'aspetto della punta che guarda lievemente verso il basso.
Il paziente generalmente si presenta dicendo: "ho la punta un po' in giù, vorrei portarla verso l'alto".
Nel caso del paziente, e condizione abbastanza frequente in genere, si tratta di una punta che guarda verso il basso, pur essendo il paziente giovane, per una mancanza di sostegno del setto nasale in area 1, l'area vestibolare (quella parte del setto nasale che appunto si appoggia quasi nella columella).
È interposta solo una parte di tessuti molli ma sostanzialmente il setto nasale è sufficientemente lungo verso il basso per sorreggere la punta.
È frequente, congenitamente, trovare un setto nasale più corto che non offre questo sostegno e quindi la punta con l'andare del tempo tende a ruotare verso il basso.
Quando viene spiegato il piano di trattamento che, per di avere un profilo rettilineo e ruotare la punta verso l'alto, prevede semplicemente l'utilizzo di un innesto di cartilagine, il paziente rimane un po' perplesso.
Il ricorso ad innesti, cioè ad altri pezzi di cartilagine presi altrove (in questo caso dal setto nasale) e posizionati in altre parti, quindi nella columella, servono proprio per garantire una struttura di sostegno al naso che è mancante congenitamente e garantiscono alla punta un sostegno per sempre.
Se questo piccolo correttivo non venisse introdotto nell'intervento chirurgico, avremmo una nuova ptosi della punta in post chirurgico nel volgere di circa un anno o forse anche meno.
Nelle immagini è proprio rappresentato il disegno dell'innesto columellare, dove viene posto saggitalmete, cioè di profilo, (la striscia verde), e come è inserito fra le cartilagini della columella stessa.
Nell'immagine infrachirurgica si evivenzia come viene posizionato questo innesto, con una manovra molto semplice da eseguire.
Si prende una piccola parte di cartilagine, sagomata secondo le dimensioni del naso del paziente, della columella del paziente. Questa verrà posizionata e poi fissata con dei punti di sutura.
Questo intervento garantisce stabilità al risultato e una rotazione della punta, come richiesto dal paziente, perenne nel tempo.
dott. Enrico Dondè | Rinoplastica e Chirurgia Estetica del Viso
Come si può vedere dalla foto preoperatoria il paziente presenta un angolo naso-labiale (l'angolo fra la columella ed il labbro) inferiore ai 90°, che dà quell'aspetto della punta che guarda lievemente verso il basso.
Il paziente generalmente si presenta dicendo: "ho la punta un po' in giù, vorrei portarla verso l'alto".
Nel caso del paziente, e condizione abbastanza frequente in genere, si tratta di una punta che guarda verso il basso, pur essendo il paziente giovane, per una mancanza di sostegno del setto nasale in area 1, l'area vestibolare (quella parte del setto nasale che appunto si appoggia quasi nella columella).
È interposta solo una parte di tessuti molli ma sostanzialmente il setto nasale è sufficientemente lungo verso il basso per sorreggere la punta.
È frequente, congenitamente, trovare un setto nasale più corto che non offre questo sostegno e quindi la punta con l'andare del tempo tende a ruotare verso il basso.
Quando viene spiegato il piano di trattamento che, per di avere un profilo rettilineo e ruotare la punta verso l'alto, prevede semplicemente l'utilizzo di un innesto di cartilagine, il paziente rimane un po' perplesso.
Il ricorso ad innesti, cioè ad altri pezzi di cartilagine presi altrove (in questo caso dal setto nasale) e posizionati in altre parti, quindi nella columella, servono proprio per garantire una struttura di sostegno al naso che è mancante congenitamente e garantiscono alla punta un sostegno per sempre.
Se questo piccolo correttivo non venisse introdotto nell'intervento chirurgico, avremmo una nuova ptosi della punta in post chirurgico nel volgere di circa un anno o forse anche meno.
Nelle immagini è proprio rappresentato il disegno dell'innesto columellare, dove viene posto saggitalmete, cioè di profilo, (la striscia verde), e come è inserito fra le cartilagini della columella stessa.
Nell'immagine infrachirurgica si evivenzia come viene posizionato questo innesto, con una manovra molto semplice da eseguire.
Si prende una piccola parte di cartilagine, sagomata secondo le dimensioni del naso del paziente, della columella del paziente. Questa verrà posizionata e poi fissata con dei punti di sutura.
Questo intervento garantisce stabilità al risultato e una rotazione della punta, come richiesto dal paziente, perenne nel tempo.
dott. Enrico Dondè | Rinoplastica e Chirurgia Estetica del Viso