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Intervento estetico e funzionale per NASO A CLESSIDRA

Caso pre e post di un giovane paziente con caratteristiche particolari della conformazione nasale

Presento un caso di rinosettoplastica di un giovane paziente maschio che ha delle particolari caratteristiche della conformazione nasale, che andiamo ad analizzare partendo dalla foto frontale. Vediamo come frontalmente il paziente presenta due linee estetiche frontali molto strette e una netta transizione tra il dorso e la punta.

Pazienti che hanno questa conformazione particolare generalmente dicono di avere una punta eccessivamente grande rispetto al dorso. Non è propriamente così. Se analizziamo meglio le foto possiamo vedere che le linee estetiche dorsali determinano un ulteriore restringimento a livello del terzo medio della piramide nasale, quasi come se avesse una conformazione che possiamo definire "a clessidra". La punta quindi risulta relativamente sbilanciata, sembra grande. Ma il problema, in realtà, è che la parte superiore del naso è eccessivamente stretta.

Nel profilo vediamo come il naso sia eccessivamente sporgente rispetto al piano di riferimento fronte-mento e soprattutto si può percepire una eccessiva sporgenza anche a causa del mento sfuggente che crea uno sbilanciamento tra terzo medio e terzo inferioredel volto.

Inoltre, sempre di profilo, la punta e la spina nasale eccessivamente prominente creano uno sbilanciamento del normale rapporto lunghezza del naso e proiezione, a favore di quest'ultimo.

Tornando alla foto frontale vi è anche un aspetto che, dall'estetica, possiamo tradurre in funzionale (respiratorio). Questa particolare conformazione a clessidra del terzo medio della piramide nasale, infatti, segnala una ostruzione valvolare di tipo sia statico che dinamico (collasso valvolare respiratorio).

All'esame endoscopico, effettuato per valutare la situazione endonasale, ho riscontrato la deviazione del setto nasale ostruttiva a destra e ipertrofia dei turbinati.

In questo caso l'intervento è servito per correggere il gibbo e l'eccessiva prominenza della piramide nasale in toto (sia del dorso che della punta). Frontalmente è stato corretto questo sbilanciamento tra le linee estetiche dorsali e la larghezza della punta utilizzando degli innesti SPREADER GRAFTS, innesti dilatatori che aumentano la larghezza della piramide nasale a livello del dorso (soprattutto nella porzione dorsale cartilaginea tra setto nasale e cartilagine triangolare) riequilibrando maggiormente la larghezza della punta.

Le cartilagini della punta non sono state ridotte di volume perché si tratta sempre di una rinoplastica maschile in cui dobbiamo lasciare una struttura maschile al naso.

L'esito di questo tipo di intervento non deve essere troppo chirurgico perciò è stata solo ridotta la proiezione (quanto la punta sporge nel profilo rispetto al volto).

Tutto questo è stato realizzato con un accesso di tipo chiuso.

All'interno del naso è stata corretta la deviazione del setto nasale, ridotta l'ipertrofia dei turbinati ed è stata fatta la plastica della concha bullosa (il paziente infatti presentava una concha bullosa sufficientemente grande da creare problemi ostruttivi respiratori).

Le fotografie post operatorie sono state scattate dopo due mesi dall'intervento chirurgico.

Il paziente, fra qualche mese, procederà anche con l'aumento della proiezione del mento con una mentoplastica additiva con protesi, realizzando così in due tempi (come da suo desiderio) la profiloplastica.

Intervento estetico e funzionale per NASO A CLESSIDRA

Caso pre e post di un giovane paziente con caratteristiche particolari della conformazione nasale

Presento un caso di rinosettoplastica di un giovane paziente maschio che ha delle particolari caratteristiche della conformazione nasale, che andiamo ad analizzare partendo dalla foto frontale. Vediamo come frontalmente il paziente presenta due linee estetiche frontali molto strette e una netta transizione tra il dorso e la punta.

Pazienti che hanno questa conformazione particolare generalmente dicono di avere una punta eccessivamente grande rispetto al dorso. Non è propriamente così. Se analizziamo meglio le foto possiamo vedere che le linee estetiche dorsali determinano un ulteriore restringimento a livello del terzo medio della piramide nasale, quasi come se avesse una conformazione che possiamo definire "a clessidra". La punta quindi risulta relativamente sbilanciata, sembra grande. Ma il problema, in realtà, è che la parte superiore del naso è eccessivamente stretta.

Nel profilo vediamo come il naso sia eccessivamente sporgente rispetto al piano di riferimento fronte-mento e soprattutto si può percepire una eccessiva sporgenza anche a causa del mento sfuggente che crea uno sbilanciamento tra terzo medio e terzo inferioredel volto.

Inoltre, sempre di profilo, la punta e la spina nasale eccessivamente prominente creano uno sbilanciamento del normale rapporto lunghezza del naso e proiezione, a favore di quest'ultimo.

Tornando alla foto frontale vi è anche un aspetto che, dall'estetica, possiamo tradurre in funzionale (respiratorio). Questa particolare conformazione a clessidra del terzo medio della piramide nasale, infatti, segnala una ostruzione valvolare di tipo sia statico che dinamico (collasso valvolare respiratorio).

All'esame endoscopico, effettuato per valutare la situazione endonasale, ho riscontrato la deviazione del setto nasale ostruttiva a destra e ipertrofia dei turbinati.

In questo caso l'intervento è servito per correggere il gibbo e l'eccessiva prominenza della piramide nasale in toto (sia del dorso che della punta). Frontalmente è stato corretto questo sbilanciamento tra le linee estetiche dorsali e la larghezza della punta utilizzando degli innesti SPREADER GRAFTS, innesti dilatatori che aumentano la larghezza della piramide nasale a livello del dorso (soprattutto nella porzione dorsale cartilaginea tra setto nasale e cartilagine triangolare) riequilibrando maggiormente la larghezza della punta.

Le cartilagini della punta non sono state ridotte di volume perché si tratta sempre di una rinoplastica maschile in cui dobbiamo lasciare una struttura maschile al naso.

L'esito di questo tipo di intervento non deve essere troppo chirurgico perciò è stata solo ridotta la proiezione (quanto la punta sporge nel profilo rispetto al volto).

Tutto questo è stato realizzato con un accesso di tipo chiuso.

All'interno del naso è stata corretta la deviazione del setto nasale, ridotta l'ipertrofia dei turbinati ed è stata fatta la plastica della concha bullosa (il paziente infatti presentava una concha bullosa sufficientemente grande da creare problemi ostruttivi respiratori).

Le fotografie post operatorie sono state scattate dopo due mesi dall'intervento chirurgico.

Il paziente, fra qualche mese, procederà anche con l'aumento della proiezione del mento con una mentoplastica additiva con protesi, realizzando così in due tempi (come da suo desiderio) la profiloplastica.
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