RINOSETTOPLASTICA su NASO con PELLE molto SPESSA

La pelle spessa rappresenta una sfida nei desideri di un naso piccolo e scolpito, ma con un approccio realistico e personalizzato è possibile ottenere un miglioramento significativo del profilo e della struttura nasale.

 

RINOSETTOPLASTICA su NASO con PELLE molto SPESSA

La pelle spessa rappresenta una sfida nei desideri di un naso piccolo e scolpito, ma con un approccio realistico e personalizzato è possibile ottenere un miglioramento significativo del profilo e della struttura nasale.

 

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RICHIESTE DELLA PAZIENTE

La tipica richiesta: "mi faccia il naso più piccolo, meno sporgente rispetto al volto e mi faccia la punta piccola". In una pelle spessa la risposta dovrebbe essere: "signora, non si può fare nulla, arrivederci..."

QUINDI, COSA FARE IN QUESTI CASI?

In questi casi qua si tratta di trovare un compromesso: la pelle spessa non si può ridurre nel suo spessore, scusate il gioco di parole, ma è proprio così. Quindi si tratta di arrivare a un compromesso nella riduzione dello scheletro osteocartilagineo del naso e le capacità di contrazione della pelle.
Ad un naso piccolo con punta definita, molto triangolare, molto appuntita che vuole la paziente non ci si arriverà mai. Però certamente lo si può ridurre.
Qui oltre al gibbo e alla notevole prominenza della punta, se vedete bene nel profilo, abbiamo una certa sporgenza della columella, si vede un po' troppo nel profilo rispetto all'ala nasale, quello che in termine anglosassone viene definito un eccessivo "columellar show" cioè la columella si vede un po' troppo e fa sembrare la narice troppo grande.

COME SONO INTERVENUTO?

➖ PARTE 1 DELL'INTERVENTO: RINOPLASTICA ESTETICA PER LA RIDUZIONE DELLA SPORGENZA
E' stata fatta la tipica riduzione di sporgenza del naso, quindi gibbo corretto con ottenimento di un profilo rettilineo e la deproiezione della punta quindi l'arco delle due cartilagini alari è stato ridotto nella sua prominenza, nella sua sporgenza.

➖ PARTE 2 DELL'INTERVENTO: RINOPLASTICA STRUTTURALE 
Se l'intervento terminasse così avremmo probabilmente un buon risultato estetico ma una debolezza strutturale del naso nel lungo termine che creerebbe problemi alle due valvole nasali, le interne e le esterne per ciascuna parte, per un collasso inspiratorio da carenza di struttura cartilaginea e una discesa della punta verso il basso, la ptosi della punta. Perché?
Perchè anche qui non abbiamo sostegno. Considerate che la pelle spessa quando si contrae ha una certa forza e vince la resistenza delle cartilagini della volta 2 e volta 3 che la supportano.


Quindi cosa viene fatto? Un aumento di struttura di questa cartilagine con le tecniche di rinoplastica strutturale (che ho ben spiegato in una pagina dedicata del mio sito internet):

  • 2 spreader graft per dare sostegno al dorso della seconda volta cartilaginea
  • 1 innesto a livello di columella per dare sostegno alla punta
  • 2 innesti alar rim graft per dare sostegno all'ala nasale. In modo tale che prima di tutto la respirazione sia stabile e non crei un collasso delle della porzione cartilaginea del naso e, seconda cosa, per avere una struttura che funzioni e sia stabile nel lungo termine.

C'è anche un elemento di struttura importante nel breve periodo, cioè la pelle spessa quando guarisce nell'immediato post operatorio ha una forza di contrazione notevole che deformerebbe la piramide nasale e la punta, lo scopo degli innesti è contrastare questa forza e rendere stabile l'effetto estetico, la forma estetica e le dimensioni che ci sono date al termine dell'intervento.

✅ L'intervento è stato eseguito con approccio "open" quindi rinosettoplastica aperta.
✅ E' stata corretta anche una deformità del setto nasale
✅ Senza tamponi
✅ Anestesia generale
✅ Intervento di circa 2 ore
✅ Ricovero in day surgery con dimissioni in giornata


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