Rinoplastica dopo i 60 anni: si può fare?
AGING NOSE: con il passare degli anni la punta ruota verso il basso e il naso perde proiezione
Rifarsi il naso con la chirurgia estetica del naso è possibile ma con alcune considerazioni tecniche per affrontare l’intervento di rinoplastica su naso non più giovane.Una paziente di 67 anni si è rivolta a me chiedendomi se alla sua età fosse possibile sottoporsi ad un intervento di rinoplastica. Non è infrequente infatti che alcune persone desiderino regalarsi questo intervento magari per il raggiungimento della pensione.
Il suo problema era una leggera rotazione della punta verso il basso dovuta proprio all'età. Inoltre la signora desiderava anche sapere se, a seguito di un eventuale intervento, esistesse ancora la possibilità che questo abbassamento della punta potesse ripresentarsi.
Cosa succede al naso durante il periodo di invecchiamento?
Il naso che invecchia (AGING NOSE) ha alcune particolarità sia estetiche che funzionali, legate proprio all'invecchiamento dei tessuti del naso, soprattutto nella struttura cartilaginea.
Con il passare degli anni il naso di un soggetto sopra i 60 anni si modifica:
- la punta tende a scendere verso il basso;
- l'osso nasale diventa maggiormente friabile;
- le cartilagini sono più deboli;
- compare anche uno pseudo gibbo o una deformità;
- possono indebolirsi le valvole nasali (causando spesso anche un problema respiratorio).
- poche modifiche;
- utilizzo di innesti di tipo strutturale per aumentare la rigidità della piramide nasale (ad esempio con innesti valvolari spreader graft);
- interventi di sostegno della punta attraverso innesti cartilaginei della columella e della punta stessa.
Questi innesti hanno proprio lo scopo preventivo di evitare che nei tempi successivi alla rinoplastica la punta ritorni a scendere verso il basso.
Rinoplastica dopo i 60 anni: si può fare?
AGING NOSE: con il passare degli anni la punta ruota verso il basso e il naso perde proiezione
Rifarsi il naso con la chirurgia estetica del naso è possibile ma con alcune considerazioni tecniche per affrontare l’intervento di rinoplastica su naso non più giovane.
Una paziente di 67 anni si è rivolta a me chiedendomi se alla sua età fosse possibile sottoporsi ad un intervento di rinoplastica. Non è infrequente infatti che alcune persone desiderino regalarsi questo intervento magari per il raggiungimento della pensione.
Il suo problema era una leggera rotazione della punta verso il basso dovuta proprio all'età. Inoltre la signora desiderava anche sapere se, a seguito di un eventuale intervento, esistesse ancora la possibilità che questo abbassamento della punta potesse ripresentarsi.
Il naso che invecchia (AGING NOSE) ha alcune particolarità sia estetiche che funzionali, legate proprio all'invecchiamento dei tessuti del naso, soprattutto nella struttura cartilaginea.
Con il passare degli anni il naso di un soggetto sopra i 60 anni si modifica:
Una paziente di 67 anni si è rivolta a me chiedendomi se alla sua età fosse possibile sottoporsi ad un intervento di rinoplastica. Non è infrequente infatti che alcune persone desiderino regalarsi questo intervento magari per il raggiungimento della pensione.
Il suo problema era una leggera rotazione della punta verso il basso dovuta proprio all'età. Inoltre la signora desiderava anche sapere se, a seguito di un eventuale intervento, esistesse ancora la possibilità che questo abbassamento della punta potesse ripresentarsi.
Cosa succede al naso durante il periodo di invecchiamento?
Il naso che invecchia (AGING NOSE) ha alcune particolarità sia estetiche che funzionali, legate proprio all'invecchiamento dei tessuti del naso, soprattutto nella struttura cartilaginea.
Con il passare degli anni il naso di un soggetto sopra i 60 anni si modifica:
- la punta tende a scendere verso il basso;
- l'osso nasale diventa maggiormente friabile;
- le cartilagini sono più deboli;
- compare anche uno pseudo gibbo o una deformità;
- possono indebolirsi le valvole nasali (causando spesso anche un problema respiratorio).
- poche modifiche;
- utilizzo di innesti di tipo strutturale per aumentare la rigidità della piramide nasale (ad esempio con innesti valvolari spreader graft);
- interventi di sostegno della punta attraverso innesti cartilaginei della columella e della punta stessa.
Questi innesti hanno proprio lo scopo preventivo di evitare che nei tempi successivi alla rinoplastica la punta ritorni a scendere verso il basso.
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