Rinoplastica o Rinosettoplastica...?

E’ una domanda abbastanza frequente che pongono i pazienti candidati ad un intervento di chirurgia del naso.
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Ad alcuni pazienti la differenza tra i due termini sembra contare molto, come se si passasse da in intervento “easy” - la rinoplastica - ad un intervento molto complesso, la rinosettoplastica.

In realtà la differenza in molti casi è poco significativa.
Una precisazione è necessaria, prima di procedere alla descrizione dei casi particolari.
Il setto nasale è il pilastro di sostegno della piramide nasale. Si compone di una parte ossea (terzo superiore) e di una parte cartilaginea (due terzi inferiori).
Se la rinoplastica viene effettuata per eliminare il gibbo, vi è sempre una riduzione dell’altezza del setto, quindi un minimo intervento sul setto nasale si effettua.

Rinoplastica con intervento sul setto per problemi respiratori


Il setto nasale viene operato, nel corso di una rinoplastica, per risolvere problemi respiratori, quando è deviato, lussato, deforme, sia congenitamente che per esito di traumi.
Quindi l’intervento è una vera e propria rinosettoplastica estetico-funzionale.

Rinoplastica con intervento sul setto per motivi estetici o ricostruttivi


In altri casi il setto nasale è deviato o deforme nella parte dorsale (la parte alta, quella in prossimità del dorso del naso) e determina una convessità a “C” oppure una forma a “S” della parte inferiore, cartilaginea, della parte inferiore della piramide nasale. Il setto nasale è unito, al dorso, alle cartilagini triangolari (un tutt’uno anche detto “cartilagine settolaterale”), alle quali trasmette le sue deformità.
In questi casi l’intervento sul setto nasale è necessario, anche se il/la paziente NON presenta ostruzione respiratoria, al fine di rendere rettilineo il naso esterno.
Il naso esterno, estetico, è supportato dal setto nasale: se questo è rettilineo garantisce un naso esteticamente dritto.
Questi sono i casi più complessi, dove parti cartilaginee del setto nasale devono essere asportate, ricostruite con innesti, con la settoplastica extracorporea e con la ri-fissazione (spina nasale anteriore, premaxilla, cartilagini triangolari, setto nasale osseo, osa nasali).

Quindi, in sintesi, possiamo trovarci di fronte alla necessità di operare il setto nasale per un problema respiratorio o per una necessità estetica e ricostruttiva.

Colgo l'occasione per precisare che con il laser, in particolare il laser a diodi, l'unico intervento che si può praticare nell'ambito della chirurgia nasale è la decongestione dei turbinati, NON la rinoplastica e nemmeno la settoplastica.

dott. Enrico Dondè | Rinoplastica e Chirurgia Estetica del Viso
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