Chirurgia dei turbinati: quale soluzione è la migliore?
Come orientarsi tra le diverse opzioni di riduzione dei turbinati
Qual è il miglior intervento chirurgico dei turbinati tra i molti proposti?
La chirurgia dei turbinati si è notevolmente evoluta nel corso degli anni e ha reso disponibili molte soluzioni, dalle più invasive alle più ”soft”, da quelle in anestesia generale con ricovero ospedaliero a quelle in anestesia locale in ambulatorio.
Dalle esperienze dei chirurghi, dei pazienti e dalla letteratura scientifica non emerge, ancora oggi, in modo netto una procedura chirurgica unica quale miglior opzione.
Quando è necessaria la chirurgia dei turbinati?
Quando i turbinati si ingrandiscono e riducono il passaggio d’aria nel naso, spesso fino a bloccarlo.
La causa dell’ ingrandimento (ipertrofia, congestione) dei turbinati è spesso dovuta all’allergia nasale oppure ad irritanti atmosferici (vapori, polveri, inquinanti, gas), variazioni climatiche (temperatura, umidità).
Esistono soluzioni NON CHIRURGICHE per trattare l’ipertrofia dei turbinati?
La prima terapia è allontare le cause, anche se non è sempre possibile.
Un esempio è l’allontanamento degli animali domestici, la bonifica degli ambienti contro gli acari, il non esporsi a pollini o sostanze chimiche irritanti.
La terapia medica si avvale di spray nasali a base di cortisone, di anti-istaminici, di cortisonici per via generale (compresse, iniezioni)
Quando queste terapie, di prevenzione e medica, non sono più efficaci, si consiglia la chirurgia.
In che cosa consiste l’intervento chirurgico dei turbinati ?
Nel ridurli di volume, aumentando lo spazio per il passaggio d’aria.
Più si riducono di volume e meglio si respira?
No, non è vero.
I turbinati non svolgono solo la funzione di regolare il passaggio d’aria, ma anche di filtrarla,umidificarla e riscaldarla, in modo che giunga ai polmoni con le migliori caratteristiche possibili.
Se i turbinati vengo ridotti troppo queste funzioni non vengono svolte e si creano patologie per il naso, per le vie aeree superiori e per quelle inferiori.
Cosa succede se i turbinati vengono ridotti troppo?
Nel naso si sviluppa una rinite crostosa, sono frequenti i sanguinamenti (epistassi).
Gli altri sintomi sono: gola secca, alterazione dell’olfatto, difficoltà nella respirazione notturna, frequenti riniti e sinusiti.
E’ spesso presente una OSTRUZIONE NASALE PARADOSSA (sensazione di naso chiuso).
Come è possibile che ci sia la sensazione di naso chiuso se i turbinati sono stati ridotti eccessivamente?
Perché è stata asportata la mucosa funzionante, dove si trovano i recettori di flusso, quelli che generano la sensazione cosciente del passaggio d’aria.
Si crea così una situazione paradossale : fosse nasali troppo ampie, ma sensazione di naso chiuso.
Come evitare un rischio di questo tipo?
Praticando una chirurgia dei turbinati a minima invasività, che riduca il volume in modo conservativo.
Non sono da proporre interventi di eccessiva asportazione quali turbinotomia e turbinectomia.
Le altre opzioni quali turbinoplastica, decongestione sottomucosa, laser, radiofrequenze sono tutte valide: vanno scelte sulla base della situazione di ipertrofia/congestione di ciascun paziente, di patologie associate (rinite,allergia, sinusite, poliposi nasale), età, presenza di altre patologie, ecc.
Chirurgia dei turbinati: quale soluzione è la migliore?
Come orientarsi tra le diverse opzioni di riduzione dei turbinati
Qual è il miglior intervento chirurgico dei turbinati tra i molti proposti?
La chirurgia dei turbinati si è notevolmente evoluta nel corso degli anni e ha reso disponibili molte soluzioni, dalle più invasive alle più ”soft”, da quelle in anestesia generale con ricovero ospedaliero a quelle in anestesia locale in ambulatorio.
Dalle esperienze dei chirurghi, dei pazienti e dalla letteratura scientifica non emerge, ancora oggi, in modo netto una procedura chirurgica unica quale miglior opzione.
Quando è necessaria la chirurgia dei turbinati?
Quando i turbinati si ingrandiscono e riducono il passaggio d’aria nel naso, spesso fino a bloccarlo.
La causa dell’ ingrandimento (ipertrofia, congestione) dei turbinati è spesso dovuta all’allergia nasale oppure ad irritanti atmosferici (vapori, polveri, inquinanti, gas), variazioni climatiche (temperatura, umidità).
Esistono soluzioni NON CHIRURGICHE per trattare l’ipertrofia dei turbinati?
La prima terapia è allontare le cause, anche se non è sempre possibile.
Un esempio è l’allontanamento degli animali domestici, la bonifica degli ambienti contro gli acari, il non esporsi a pollini o sostanze chimiche irritanti.
La terapia medica si avvale di spray nasali a base di cortisone, di anti-istaminici, di cortisonici per via generale (compresse, iniezioni)
Quando queste terapie, di prevenzione e medica, non sono più efficaci, si consiglia la chirurgia.
In che cosa consiste l’intervento chirurgico dei turbinati ?
Nel ridurli di volume, aumentando lo spazio per il passaggio d’aria.
Più si riducono di volume e meglio si respira?
No, non è vero.
I turbinati non svolgono solo la funzione di regolare il passaggio d’aria, ma anche di filtrarla,umidificarla e riscaldarla, in modo che giunga ai polmoni con le migliori caratteristiche possibili.
Se i turbinati vengo ridotti troppo queste funzioni non vengono svolte e si creano patologie per il naso, per le vie aeree superiori e per quelle inferiori.
Cosa succede se i turbinati vengono ridotti troppo?
Nel naso si sviluppa una rinite crostosa, sono frequenti i sanguinamenti (epistassi).
Gli altri sintomi sono: gola secca, alterazione dell’olfatto, difficoltà nella respirazione notturna, frequenti riniti e sinusiti.
E’ spesso presente una OSTRUZIONE NASALE PARADOSSA (sensazione di naso chiuso).
Come è possibile che ci sia la sensazione di naso chiuso se i turbinati sono stati ridotti eccessivamente?
Perché è stata asportata la mucosa funzionante, dove si trovano i recettori di flusso, quelli che generano la sensazione cosciente del passaggio d’aria.
Si crea così una situazione paradossale : fosse nasali troppo ampie, ma sensazione di naso chiuso.
Come evitare un rischio di questo tipo?
Praticando una chirurgia dei turbinati a minima invasività, che riduca il volume in modo conservativo.
Non sono da proporre interventi di eccessiva asportazione quali turbinotomia e turbinectomia.
Le altre opzioni quali turbinoplastica, decongestione sottomucosa, laser, radiofrequenze sono tutte valide: vanno scelte sulla base della situazione di ipertrofia/congestione di ciascun paziente, di patologie associate (rinite,allergia, sinusite, poliposi nasale), età, presenza di altre patologie, ecc.
